La nipponica e la bielorussa, a due settimane dalla finale non giocata di Cincinnati, scendono in campo per giocarsi il primo slam post-lockdown
Doveva giocarsi due settimane fa nel Western & Southern Open, ma il ritiro di una delle due giocatrici aveva assegnato all’altra la finale a tavolino. Stavolta, Naomi Osaka e Victoria Azarenka scenderanno davvero in campo per giocarsi gli US Open femminili 2020. La nipponica, apparsa in grande forma fin dai primi scambi del torneo di Cincinnati, è arrivata alla prima settimana dello slam newyorkese con qualche acciacco, ma è riuscita a conquistare una vittoria dopo l’altra fino all’atto conclusivo del torneo. La bielorussa, invece, continua a sorprendere ininterrottamente da tre settimane a questa parte, e dopo essersi messa in tasca il Western & Southern Open va a caccia del suo terzo slam, a oltre sette anni dall’ultima vittoria negli Australian Open 2013.
Anche Osaka, ben più giovane della sua avversaria odierna, è a quota due slam in bacheca. L’ascesa della classe 1997 negli ultimi anni l’ha messa spesso in luce come la star più concreta tra le giovani promesse del tennis femminile. Anche lei, come le altre, non è riuscita in qualche occasione a trovare la continuità che serve a una campionessa, ma nonostante ciò i suoi risultati sono rimasti abbastanza costanti, tanto da permetterle di rimanere praticamente sempre in top 10 dopo il suo ingresso nel 2018. La giocatrice giapponese, oltre che per gli ottimi risultati nel periodo della ripresa, ha fatto parlare di sé per la sua costante battaglia a favore del movimento Black Lives Matter, in particolare quando ha deciso di non scendere in campo dopo l’aggressione della polizia nei confronti di Jacob Blake. In questo modo, Osaka si è guadagnata la simpatia dell’opinione pubblica, facendo parlare di sé anche fuori dalla bolla degli appassionati di tennis e guadagnandosi una grande fetta di nuovi tifosi.
Vika Azarenka è un’altra delle giocatori più in forma del 2020 post-lockdown. Dopo la conquista a tavolino del torneo di Cincinnati, l’attuale numero 27 del ranking WTA ha iniziato alla grande gli US Open, eliminando sulla sua strada nomi illustri come la connazionale Aryna Sabalenka, la belga Elise Mertens e infine la padrona di casa Serena Williams in semifinale. Adesso per lei c’è la possibilità di mettere uno slam in bacheca dopo il lungo digiuno, e con tante consapevolezze in più rispetto all’ultima volta. “Mentalmente sono in una situazione totalmente diversa – ha detto in conferenza stampa –. Penso che sette anni fa, dopo aver vinto l’Australian Open e aver ottenuti buoni risultati, era un po’ non direi previsto, ma io mi aspettavo di arrivare in finale. Non credo che sia stato così quest’anno. Ma quest’anno sembra più divertente, più appagante, più piacevole per me, sì. È una bella sensazione, più bella“.