Le parole di Rafa, che esordirà nella notte di martedì contro l’australiano Rinky Hijikata, alla vigilia degli US Open

Dopo tre anni di assenza, Rafael Nadal è pronto a tornare sui campi di Flushing Meadows. Lo spagnolo, che agli US Open ha vinto il titolo nel 2010, 2013, 2017 e 2019, proverà nella 142ª edizione dello Slam newyorkese a conquistare il suo 23° titolo Major.

In conferenza stampa, Rafa ha parlato delle sue sensazioni a pochi giorni dell’esordio con Rinky Hijikata: “Sono felice di essere tornato qui. È uno dei posti più importanti della mia carriera e sto cercando di dare il massimo in ogni sessione di allenamento per essere competitivo sin dal primo turno“.

Sul rientro dall’infortunio agli addominali e sulla sconfitta subita a Cincinnati contro Borna Coric: “È stato difficile far fronte a questo problema, soprattutto perché è molto pericoloso. Quando si ha un infortunio come questo, si rischia di peggiorare la situazione perché si mette molta pressione in quella zona del corpo, servendo. A Cincinnati ho cercato di dare il massimo nel match contro Coric senza forzare troppo il servizio, ma ho lottato fino alla fine. Qui sto facendo del mio meglio per essere preparato. Spero di essere competitivo. A Cincinnati non sono arrivato con la migliore preparazione. Dal mio punto di vista però, mi sono allenato bene questi giorni“.

Sul ritiro di Serena Williams: “Peccato che si ritiri, dal punto di vista sportivo, ma d’altra parte si merita tutte le cose che ha ottenuto perché ha lavorato a lungo, con determinazione, dedizione e disciplina. Spero che sarà in grado di continuare in qualche modo in questo sport, che sarà un bene per il tennis. Lei è una leggenda“.

Sulla Laver Cup con Roger Federer: “Siamo entusiasti di vederlo tornare in campo. Spero che stia abbastanza bene da poter giocare. Non lo vediamo da molto tempo, quindi spero che possa tornare. Quello che ho detto prima su Serena vale per Roger. Possiamo solo ringraziare Roger per tutto quello che ha fatto. Sono fiducioso, penso che lo vedremo ancora un po’ di più qui intorno. Non vedo l’ora di giocare con lui“.

Sull’assenza di Djokovic: “Sapevamo già da tempo che Novak non avrebbe potuto giocare se le cose non fossero cambiate. Dal mio punto di vista, è triste che Novak non sia qui. Peccato che i migliori non possano giocare un torneo per infortunio o altri motivi. In questo caso, il fatto che uno dei migliori della storia non ci sia, è una grande perdita. È dura per tutti, il torneo, i tifosi e noi, perché vogliamo il miglior sorteggio possibile. D’altra parte, come ho già detto altre volte, lo sport è molto più grande di qualsiasi giocatore. Ho anche perso molti tornei. Sono due anni che non vengo qui. Il torneo continua. Il mondo continua a girare. Il mondo continuerà dopo di me, Novak o Roger. Ogni anno ci sarà un campione diverso. A livello personale, mi dispiace che non possa essere qui“.