Il punto sugli ultimi due Slam rimasti in calendario. L’USTA esclude per il momento un cambio di sede, il ministro dello sport francese dà il via libera a Parigi a settembre ma esclude l’ipotesi porte chiuse
Us Open a New York e con pubblico: si decide tra due mesi
Gli Us Open e il Roland Garros avanti per la propria strada. Gli ultimi due Slam rimasti in calendario proveranno in ogni modo a disputare l’evento secondo le date – vecchie e nuove – del calendario. L’USTA ha diffuso un comunicato affermando che l’obiettivo principale è quello di mantenere il torneo al Billie Jean King National Tennis Center di New York con il pubblico. “Comunque – si legge nella nota – capiamo di aver di fronte condizioni incerte e in rapida evoluzione per il Covid-19 e per questo prenderemo in considerazione anche scenari differenti, tra cui quello di giocare senza fan”. Una settimana fa un’indiscrezione di Marca aveva aperto alla possibilità dello spostamento da New York a Indian Wells. “Comprendiamo che ci sono molte speculazioni sugli Us Open 2020 ma i potenziale cambi di sede o di data non sono la priorità al momento – chiarisce l’USTA – Fondamentale in tutte le nostre decisioni saranno la salute e la sicurezza di tutti coloro che sono coinvolti, a qualsiasi titolo, nel torneo. Siamo in costante contatto con lo Stato di New York e di New York City e ci incontriamo settimanalmente con il nostro gruppo di consulenza medica per valutare nel modo più corretto possibile questa situazione. Per ora, la nostra data per una decisione relativa agli Us Open è tra le sei e le otto settimane (metà giugno)”.
Ministro dello sport francese: “Ipotesi porte chiuse per Parigi da scartare”
Roxana Maracineanu, ministro dello sport francese, ha categoricamente escluso la possibilità di un Roland Garros a porte chiuse. “Se a settembre le cose andranno meglio potremmo avere tutti gli eventi in calendario – ha dichiarato a Le Figaro – serve pazienza perché ci vorrà un po’ di tempo prima di vedere delle competizioni con atleti a contatto. Ma il Roland Garros e il Tour de France non si terranno senza pubblico: il primo ha bisogno degli incassi dei biglietti, il secondo del calore dell’atmosfera. Oggi però è inutile fare delle ipotesi”. Secondo il primo ministro Edouard Philippe non ci saranno eventi con grande pubblico prima di settembre, nel frattempo anche la Francia si muove verso la riapertura all’attività sportiva individuale dall’11 maggio, all’aperto e solo nei luoghi consentiti, che permetterà anche ad atleti di alto livello di allenarsi.