Le parole del tennista statunitense, dopo la vittoria su Frances Tiafoe che gli ha regalato la possibilità di affrontare Novak Djokovic nella prima semifinale Slam della sua carriera
Continua il sogno americano di Ben Shelton. Il tennista statunitense ha conquistato l’accesso alla sua prima semifinale Slam, battendo nel derby Frances Tiafoe con il punteggio di 6-2 3-6 7-6(7) 6-2 dopo 3 ore e 9 minuti di gioco. L’attuale numero 47 del mondo ha commentato così la sua partita in conferenza stampa: “È stata una durissima battaglia fisica. Le condizioni climatiche sono veramente brutali, stasera era molto afoso, faceva caldo, facevamo entrambi fatica a respirare, specialmente dopo gli scambi più lunghi. E poi dall’altra parte della rete c’era Tiafoe, che comunque ha molta più esperienza di me. È stato decisivo il finale del terzo set, ero teso, avevo le gambe pesanti, ma sono stato forte mentalmente, non mi sono tirato indietro, non ho avuto paura di un match potenzialmente lungo e tostissimo dal punto di vista fisico. L’aspetto mentale è stato decisivo, sono stato forte“.
Shelton ha continuato: “Io mi diverto davvero in campo. Ad esempio durante il match “gioco” spesso col mio angolo, magari mi sorridono, o mi fanno una battuta, un gesto, in generale mi piace interagire col pubblico. E poi ovviamente mi diverto a giocare a tennis, ad un certo punto nel quarto set sono andato a prendere l’asciugamano, ero distrutto: il caldo, il dolore, la stanchezza. Ma mi piaceva. Perché, ho pensato, questo è il miglior momento della mia carriera, il più bel momento che ho passato su un campo da tennis“.
Sulla prossima sfida con Novak Djokovic: “Innanzitutto sono felice di avere due giorni completi di riposo. Lui, lo sappiamo, è una roccia, sia dal punto di vista fisico che mentale. Sarà una sfida quasi impossibile. Forse ho un unico vantaggio: non mi conosce. Ho uno stile particolare di gioco, qualcosa che non si vede abitualmente sul circuito, spero di sorprenderlo“.
Un’importante gestione del momento: “Devo ammettere che fino ad ora sono stato sorprendentemente bravo a non farmi travolgere da tutto questo, dalla pressione, dall’entusiasmo. Sono rimasto concentrato sul tennis, sugli allenamenti, sto gestendo questa fase con grande tranquillità, per certi versi sono sorpreso da me stesso. Probabilmente solo quando finirà il torneo mi renderò davvero conto di quello che ho fatto“.