Dopo aver perso sorprendentemente al secondo turno degli US Open contro Botic Van De Zandschulp, Casper Ruud, in conferenza stampa, dichiara di aver bisogno di prendersi qualche giorno di riposo prima di rimettersi al lavoro: obiettivo qualificarsi per le Nitto ATP Finals di Torino

Casper Ruud, testa di serie numero 8 degli US Open, è stato eliminato in maniera sorprendente: il norvegese, impegnato al secondo turno contro Botic Van De Zandschulp, è stato sconfitto con il punteggio di 3-6 6-4 6-3 6-4. Al termine del match, il tennista di Oslo si è presentato in conferenza stampa per confrontarsi con i media e, infatti, ha rilasciato importanti dichiarazioni anche sulla lotta per le Nitto ATP Finals di Torino.

“Oggi non è stata una delle mie migliori partite quest’anno – afferma l’ottavo favorito del torneo – ma non ne faccio un dramma. Ho avuto un’estate lunga e piena di soddisfazioni, dunque, nonostante sperassi di chiudere qui con un risultato migliore, posso essere soddisfatto di quello che ho fatto. Ho giocato tantissimo, dunque ora sento la necessità di tornare a casa e prendermi qualche giorno di riposo. Dopo, sarò contento di mettermi di nuovo al lavoro, poiché ho in testa le ATP Finals, mio principale obiettivo da qui alla fine della stagione: ad oggi, la mia programmazione prevede la Laver Cup, evento che aspetto con tanta adrenalina, e i tornei di San Diego e Indian Wells, ma tutto dipenderà anche da come si evolverà la situazione nella Race”.

Il norvegese, inoltre, non è stato favorito, durante il match, neanche dalle condizioni del campo. I Gli stadi principali, su cui ha giocato il primo turno, sono più lenti e fanno in modo che il suo topspin, soprattutto di dritto, faccia più male all’avversario. Oggi, sul campo 13, le condizioni erano decisamente più rapide, ma Ruud non ha voluto cercare scuse. “Sì – ammette il numero 11 del mondo – oggi il campo era diverso rispetto al Grandstand: lì mi sono trovato meglio, qui era tutto molto veloce e sicuramente ciò non si sposava bene con le particolarità del mio gioco. Tutto ciò, però, ha influito solo in parte: non è certo questo il motivo per cui ho perso.”