Il tennista statunitense ha ufficialmente salutato il tennis professionistico dopo la sconfitta subita al secondo turno degli US Open contro Michael Mmoh

Provo un misto di emozioni difficili da spiegare. Il mio corpo è distrutto e questo mi fa capire che è il momento giusto per lasciare“. Con queste parole John Isner ha deciso in conferenza stampa di dare il suo personale addio al tennis. L’ex numero 8 del mondo aveva infatti annunciato alla vigilia del suo esordio che lo US Open sarebbe stato il suo ultimo torneo. Dopo aver battuto al debutto Facundo Diaz Acosta, lo statunitense si è arreso al connazionale Michael Mmoh al secondo turno con lo score di 3-6 4-6 7-6(3) 6-4 7-6(7) dopo 4 ore di gioco con ben 48 ace a referto.

Ho 38 anni, ho realizzato cose inimmaginabili per me nel tennis, ma sono un giocatore nato quindi è stato deludente aver perso – ha continuato Isner -. In ogni caso, è stata una partita molto divertente. Un anno fa mi sono rotto il polso qui e poter competere è stato molto speciale per me. Amo questo sport, mi ha regalato una serie di momenti impressionanti nella mia vita ed è molto difficile dirgli addio. È difficile prepararsi per queste emozioni, è straziante. Voglio essere ricordato come un grande combattente“.

E sul futuro, lo statunitense ha detto: “Onestamente so che avrò un momento difficile, ma per fortuna ho una grande famiglia e sono sicuro che troverò qualcosa che mi motivi e mi entusiasmi perché sono una persona molto dinamica e positiva. Il mio obiettivo è quello di essere il miglior marito e padre possibile. Il tennis mi ha sempre dato quella routine di duro lavoro che mi porta a tornare a casa con la voglia di stare con i miei cari. Mi piace fare sport e mi tengo in forma, ma la routine di fare tanti riscaldamenti, soste, gare, sessioni di recupero, è qualcosa in cui sono stato bravo durante tutta la mia carriera. Questo sport mi ha dato tutto e se c’è una cosa di cui sono grato è che mi ha permesso di incontrare tante persone meravigliose, inclusa mia moglie. Sarò per sempre grato per questo“.