Matteo Berrettini vince il set iniziale prima di arrendersi ad un Novak Djokovic stellare

Novak Djokovic è semplicemente incontrastabile. Niente da fare per Matteo Berrettini che si arrende con il punteggio di 5-7 6-2 6-2 6-3 nell’ultimo quarto di finale degli Us Open 2021. Nella serata newyorchese Novak Djokovic gioca per lunghi tratti il miglior tennis della sua stagione, forse equiparabile solo a quello messo in atto nel terzo set della semifinale contro Rafael Nadal al Roland Garros. Dopo aver vinto un primo parziale durato 77 minuti, Matteo ne ha risentito, anche se ciò che ha fatto davvero la differenza è il cambio di rotta del serbo che è cresciuto incessantemente fino ad aggiudicarsi la sfida che vale l’accesso alla semifinale contro Alexander Zverev.

CRONACA – Inizio aggressivo di Djokovic, subito in spinta con il dritto. Approccio potenzialmente efficace per il match, anche se il rodaggio richiede tempo e nel game inaugurale arrivano quattro gratuiti che valgono subito la palla break per Berrettini. La chance dell’azzurro viene cancellata con l’ace ed il serbo tiene il servizio in otto minuti. Sull’altro fronte il romano va subito sotto 0-30, ma con tre prime ed un’accelerazione di dritto gestisce la situazione. Come da pronostico dritto e servizio sono fondamentali per Matteo, che sullo scambio prolungato fatica a conquistare punti, solo dei dritti estemporanei forzano l’errore del serbo in avvio. Nel quinto gioco un nastro a tinte azzurre e due gratuiti del numero uno del mondo riportano l’allievo di Santopadre ai vantaggi, ma non oltre (2-3). Dopo il cambio campo arrivano le prime chance di break per Nole, “Berretto” rimedia ben due volte con la prima ed esce indenne dal game più lungo della sfida (3-3 dopo 43 minuti di gioco). Nonostante le difficoltà dettate dall’avversario, il numero sei del seeding dello slam americano ha il merito di sfruttare ogni spiraglio lasciatogli. Arrivano due nuove palle break, la prima viene annullata da un altro ace, la seconda invece viene bruciata con un dritto in corridoio dopo un costruzione impeccabile. Seguono dei giochi relativamente tranquilli per i protagonisti del quarto di finale che si ritrovano sul 5-5 quando l’ora di gioco è abbondantemente passata. A dispetto delle premesse dei giochi iniziali, Djokovic continua a sbavare leggermente e sul 5-5, 30-30 coglie finalmente la palla al balzo l’azzurro che conquista il break con due punti eccezionali (6-5). Con l’arma più importante a disposizione Berrettini vola sul 40-0, salvo vedersi annullare i primi set point a disposizione. L’occasione però è troppo ghiotta e l’azzurro chiude ai vantaggi con lo score di 7-5.

La seconda frazione si apre con due turni di battuta agevoli. Prova un cambio di rotta Djokovic che tesse le reti dello scambio con maggiore pazienza anche sulla diagonale del rovescio, dove può lavorare bene l’avversario, lasciando però a quest’ultimo margini maggiore per ribaltare l’inerzia. A pagare i dividendi del serbo è però il game da alieno giocato in risposta che vale il break alla prima chance utile nel secondo parziale (1-3). La conferma del vantaggio arriva in tempo lampo e subito dopo Nole matura tre palle break in seguito ad altrettanti dritti sbagliati da Matteo. Con grande merito l’Italiano rimonta lo 0-40 e annulla ulteriori palle break, rimanendo così vivo nel set (2-4). Ai fini del punteggio però cambia poco la reazione di Matteo che incassa un 2-6 dal rivale che ritrova percentuali importanti al servizio e riduce in maniera drastica i gratuiti.

In avvio di terzo Matteo inizia a risentire le fatiche del set inaugurale che al contrario non hanno intaccato Djokovic. Il secondo gioco coincide con il break immediato del serbo che per la terza volta in quattro game di risposta toglie il servizio all’avversario (0-2). Sul cambio campo dello 0-3 si chiude il tetto dell’Arthur Ashe, ma il canovaccio in campo non subisce particolare mutazioni. Al rientro Berrettini concede una nuova palla break, ma riesce a salvarsi evitando così un passivo di quattro giochi (1-3). Poco più tardi il numero otto del mondo sventa nuove palle break e nel gioco successivo si porta sul 30-40 in quello che potenzialmente era il momento meno propizio del match. Il suo back va però in rete e Nole di occasioni non le lascia più in un parziale che va in archivio con un ulteriore break (2-6). Il tennis espresso da Djokovic viaggia a velocità costante sullo stesso binario, il quarto vede un altro break immediato ed è il trampolino che manda Djokovic alla semifinale contro Alexander Zverev.