Le parole di Matteo Berrettini dopo aver strappato il pass per il terzo turno dello Us Open
Archiviate le sfide contro Jeremy Chardy e Corentin Moutet, Matteo Berrettini si prepara al terzo turno dello Us Open 2021. Due vittorie in quattro set al termine di match ostici hanno permesso all’azzurro di avanzare a Flushing Meadows dove si prepara ad affrontare Ilya Ivashka. “Negli slam tutte le partite sono complicate. La bravura sta anche nella capacità di sapersi tirare fuori da queste situazioni quando non sei al massimo della forma, o come nel match contro Corentin quando le condizioni di gioco sono particolarmente avverse”. Rientrato a Cincinnati dopo il problema al quadricipite che lo ha costretto a saltare l’Olimpiade, Matteo si sente bene ed è convinto che giocare non potrà che aiutarlo: “Sono contento della mia forma fisica, spero di avere un “long run”, come si dice qui in America. Più ore gioco, più mi stanco, ma più mi alleno e questo è buono”.
Tornando sul match contro Moutet, Matteo ha detto la sua su quanto successo ad un certo punto della contesa, quando il francese ha iniziato a guardare verso l’angolo guidato da coach Santopadre dopo i punti vinti: “Ero dall’altra parte del campo e non so cosa sia successo esattamente. So che a Moutet piace avere quel tipo di energia con il pubblico, o in questo caso sfidando il box avversario. Io invece la vivo esattamente al contrario – afferma Matteo che poi spiega -. Ad un certo punto ho chiesto al mio team di essere più silenzioso, ma l’ho fatto una mia necessità. Avevo infatti bisogno di trovare la giusta energia e paradossalmente se il box vuole portarti più su di dove vuoi essere è difficile arrivare a quel livello di carica. Poi l’esultanza a fine partita è stato un segnale per dire che finalmente potevano fare casino”. Al terzo turno sarà dunque rematch degli ottavi di finale di Wimbledon, contro Ivashka ed in questo caso il numero uno d’Italia si attende un match diverso: “Ilya è reduce dalla vittoria di Winston-Salem, quindi le condizioni sono diverse rispetto alla partita giocata ai Championships. Ci conosciamo e su questi campi lui può essere insidioso perché tira forte e gioca dritto per dritto. Dovrò usare bene le mie armi, ma in generale mi piace affrontare avversari che conosco”.