L’ex top 5 iberico in una recente intervista ha riconosciuto che il ventidue volte campione Major è stato l’avversario più duro da affrontare

Tommy Robredo, ritiratosi dal tennis professionisto a Barcellona nel 2022, ha recentemente ha rilasciato un’interessante intervista a Sportskeeda, in cui ha trattato diversi argomenti, Innanzitutto è partito analizzando proprio la sua vita dopo il ritiro dal tennis professionistico: “Passo molto tempo con la mia famiglia e mi piace stare a casa. Tuttavia – ha detto ancora l’ex top 5 spagnolo – il tennis mi manca, mi mancherà sempre perché è stato troppo importante. Futuro da allenatore? Mi piacerebbe ma vedrò meglio nei prossimi mesi. Ora voglio godermi il resto dell’anno“.

Inoltre il nativo di Hostalric ha costruito il suo “tennista perfetto”: “Il servizio scelgo quello di Roger Federer, il dirtto prendo quello di Fernando Gonzalez, rovescio di Novak Djokovic, gioco di volo uno fra Becker, Henman o Rafter, infine nel modo di muoversi scelgo Ferrer“.

Su Nadal, che non ha nominato in nessuno settore nella costruzione del suo “tennista ideale”, ha invece detto: “È l’avversario più duro che abbia mai affrontato. Quella velocità di palla, quell’effetto che dà con il suo dritto ed il modo in cui corre dietro ogni pallina come se fosse l’ultima sono ineguagliabili. Non sto dicendo che gli altri tennisti fossero facili, ma Rafa aveva qualcosa che ti faceva soffrire di più in campo rispetto agli altri. Tutti quelli che hanno visto Nadal durante il primo anno potevano capire che sarebbe stato un grande giocatore, ma nessuno pensava che sarebbe diventato uno dei migliori tennisti o addirittura il migliore del mondo“.

Infine sulla questione G.O.A.T.: “In questo momento direi che è un discorso fra Rafa e Nole ma non saprei sceglierne uno. Dipende se consideriamo solo i tornei del Grande Slam o anche le Davis piuttosto che le settimane al numero 1 al mondo. Ci sono troppi parametri e per questo è complicato dirlo al momento“.