Intervistato in conferenza stampa dopo la sconfitta in semifinale agli Australian Open, Tommy Paul ha provato a spiegare cosa si provi ad avere una leggenda come Novak Djokovic dall’altra parte della rete
Tommy Paul ha vissuto un’esperienza molto importante quest’anno agli Australian Open: lo statunitense ha, infatti, ottenuto l’accesso alla prima semifinale Slam della sua carriera e ha avuto l’opportunità di affrontare Novak Djokovic nello stadio che l’ha già incoronato campione in 9 occasioni, 10 qualora vincesse la finale contro Stefanos Tsitsipas. Il serbo ha vinto il match con lo score di 7-5 6-1 6-2 e per Paul, che entrerà tra i primi 20 giocatori del mondo a partire dal prossimo lunedì, la lezione è stata davvero importante. Intervistato in conferenza stampa, l’americano ha provato a spiegare ai giornalisti cosa si provi ad avere una leggenda come Nole dall’altra parte della rete.
“Molti giocatori provano un immenso rispetto per il suo tennis – ha affermato il semifinalista appena sconfitto –. Novak è un giocatore impressionante, senza dubbio, soprattutto qui in Australia. Credo che nessuno nello spogliatoio voglia vederlo nella sua parte del tabellone. Affrontarlo qui, sulla Rod Laver Arena, è stata un’esperienza fantastica. Sapevo che avrebbe giocato molto, molto bene. Ovviamente io avrei voluto giocare molto meglio oggi di quel che ho fatto, ma è stato lui a farmi giocare male: ribadisco, è un grande tennista. La sua seconda di servizio è molto meglio di quel che mi aspettassi. Una parte del mio piano tattico era quello di attaccare la sua seconda, ma sono rimasto piuttosto sorpreso. Ad ogni punto, la velocità media del suo secondo servizio era un po’ più alta di quanto mi attendessi”.
Infine, un commento sul proprio gennaio australiano, chiusosi nel migliore dei modi e con un best ranking di numero 19. “È incredibile aver raggiunto le semifinali qui. Vorrei aver potuto offrire alla gente allo stadio una partita migliore oggi, penso che avessero voglia di vedere una partita un po’ più combattuta. Tuttavia, sono state due settimane molto, molto positive per me. Ora tocca a me cavalcare l’inerzia e proseguire su questo trend durante il resto dell’anno. Si tratta di essere costanti, non voglio essere quel tipo di giocatore che si mette in mostra soltanto in uno o due tornei. Obiettivi? Voglio continuare a scalare la classifica, mi piacerebbe finire l’anno nella Top 10 e sento che posso farcela, visto il modo in cui ho iniziato questa stagione. Spero di poter vincere anche qualche titolo: non voglio perdere in semifinale, voglio mettere il mio nome sui trofei”.