Il numero uno al mondo, apparso molto nervoso nel corso dell’incontro, si arrende in tre set a Pablo Carreno Busta e saluta Tokyo mancando anche la medaglia di bronzo in singolare.

Novak Djokovic perde ancora e dopo aver mancato l’accesso in finale si lascia sfuggire anche la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Il numero uno al mondo, apparso molto nervoso col protrarsi dell’incontro, si è arreso a Pablo Carreno Busta dopo una lotta senza sosta di due ore e 47 minuti di gioco.

Lo spagnolo, alla prima partecipazione in un evento a cinque cerchi, si è imposto sul serbo al sesto matchpoint – il primo gli è stato annullato nel tie-break del secondo set- con il punteggio di 6-4 6-7(6) 6-3 assicurandosi una storica medaglia di bronzo all’età di 30 anni. L’attuale numero 11 al mondo, fresco vincitore ad Amburgo del primo titolo ATP 500 della carriera, si toglie un’altra enorme soddisfazione dopo l’exploit sulla terra tedesca di inizio mese.

Altra delusione invece in un’Olimpiade per Nole nel torneo individuale: il numero uno al mondo, vincitore della medaglia di bronzo a Pechino 2008, non è riuscito ad eguagliare il risultato di 13 anni fa negando alla Serbia una medaglia che alla vigilia della rassegna a cinque cerchi sembrava pressoché scontata. Il tennista di Belgrado, per sfogare tutta la propria frustrazione, si è reso anche protagonista di un brutto gesto lanciando la racchetta nelle tribune dell’Ariake Tennis Park a inizio terzo parziale.

Novak Djokovic, che avrà pochi giorni per metabolizzare quanto accaduto in questa spedizione giapponese, dovrà ora concentrarsi per centrare un’altra grande impresa: vincere gli Us Open e conquistare tutte e quattro le prove dello Slam nella stessa stagione. Nel frattempo il serbo si è tirato indietro anche dal doppio misto a causa di un infortunio alla spalla permettendo ad Ashleigh Barty e John Peers di vincere la medaglia di bronzo grazie a un walkover.