Todd Woodbridge, icona del tennis australiano, ha parlato recentemente di Daniil Medvedev, elogiandone il carattere e lo stile di gioco
Todd Woodbridge: un nome, un’icona del tennis australiano. Buon tennista in singolare (ex numero 19 del mondo), è stato uno dei migliori doppisti di sempre: 83 titoli, 16 Slam, un oro e un argento olimpici, più due titoli conquistati alle ATP Finals e ruolo da protagonista nelle edizioni 1999 e 2003 della Coppa Davis (con 32 convocazioni, è ancora il recordman di presenze in Australia), entrambe vinte dalla selezione oceanica.
L’ex numero 1 al mondo di doppio, in occasione dell’avvicinamento allo Slam di casa, ha parlato di Daniil Medvedev, recentemente vincitore degli US Open: “Daniil – ha affermato Woodbridge – è una grande personalità nel panorama tennistico odierno e a me piace molto, perché è un atleta non convenzionale. La sua ascesa è iniziata già anni fa, ma penso che, ora che ha conquistato il suo primo Slam, ci troviamo ancora agli inizi della sua epoca d’oro. La sua principale peculiarità è quella di commettere pochissimi errori non forzati, anche nei giorni negativi: questo, alla lunga, fa la differenza. La mia sensazione è che, mentre altri giocatori, se vogliono vincere uno Slam, devono vivere due settimane di forma strepitosa, lui sappia ben gestire i quattordici giorni di gare e abbia le armi per sopperire ai match in cui gioca meno bene dell’avversario. Il suo primo Slam era solo questione di tempo: non è stato sorprendente il suo successo agli US Open e non sarebbe clamoroso neanche un suo trionfo agli Australian Open che si stanno per disputare“.