Tim Henman elogia Andy Murray e annuncia che qualora si dovesse giocare l’ATP Cup non andrà in Australia come capitano del team britannico
Tim Henman non sarà il capitano della squadra britannica nell’edizione 2021 dell’ATP Cup. Al momento non è ancora chiaro se la seconda edizione della rassegna che ha debuttato solo lo scorso anno si svolgerà, ma l’ex tennista ha già fatto sapere che non è sua intenzione volare in Australia: “A causa della quarantena resterei lontano da casa per troppo tempo e non è ciò che voglio. Se le cose dovessero tornare alla normalità e mi dovessero chiedere nuovamente di fare il capitano, io sicuramente prenderei in considerazione la cosa perché l’ATP Cup è stato un grande evento”. Spiega Henman che in una veste inedita si è divertito particolarmente a condividere le giornate di lavoro con i giocatori.
Rimanendo in tema Henman ha poi parlato del connazionale Andy Murray e del suo eventuale rientro: “Negli ultimi tre anni Andy ha incontrato grandi difficoltà, ma continua a combattere per tornare. Dopo piccoli segni di miglioramento ha avuto un’altra battuta d’arresto, ma sta provando in ogni modo a tornare a giocare con continuità – prosegue l’ex tennista di Oxford che riconduce al fisico tutti i problemi di Murray – Non ho mai messo in discussione il livello del suo tennis, d’altronde poco tempo fa ha battuto Zverev che poi ha fatto finale agli Us Open. Tutto dipende unicamente da quanto il suo fisico possa reggere”. Ribadisce Henman, convinto che per Murray la sfida più grande sia proprio riuscire a rimettersi in sesto fisicamente anche come tempi di recupero tra un match e l’altro. “Ho parlato recentemente con Jamie Delgado, mi ha detto quanta disciplina e forza di volontà Andy metta ancora oggi in allenamento. Speriamo di rivederlo nel 2021”. Conclude l’ormai ex capitano del team britannico di ATP Cup.