Il presidente del CIO si scaglia contro Wimbledon in merito all’esclusione di tennisti russi e bielorussi dalla prossima edizione dei Championships
“Abbiamo bisogno che i governi ci rispettino per il ruolo che ricopriamo”. Thomas Bach non utilizza alcun giro di parole nell’intervento tenuto all’Assemblea Generale dell’ASOIF presso la città svizzera di Losanna. Il presidente del CIO, infatti, si è scagliato contro la decisione presa da Wimbledon in merito all’esclusione dei tennisti russi e bielorussi. “Come possiamo assicurare una competizione internazionale leale e corretta se i governi decidono in base ai propri interessi politici? – afferma Bach -. A Parigi, i giocatori hanno preso parte al Roland Garros in qualità di atleti neutrali. A Wimbledon, invece, non c’è spazio per loro. Se permettiamo tutto questo, allora siamo definitivamente perduti. È importante avere una connessione attraverso cui tutti possano trovarsi d’accordo – prosegue Bach -. Uno strumento in tal senso può essere lo sport, poiché può essere apprezzato da tutti e senza alcun genere di discriminazione”.