Le parole di Thanasi Kokkinakis segnano una straordinaria settimana ad Adelaide, dove è riuscito a battere Andrey Rublev e ora si trova in semifinale. L’australiano si è detto contento del proprio tennis, e spera di riuscire a rimanere concentrato a lungo.
Thanasi Kokkinakis sta vivendo una grande settimana ad Adelaide. Dopo che nel primo torneo della città è stato sconfitto da Jannik Sinner agli ottavi di finale, l’australiano sta dando prova di sé in questo secondo torneo. Kokkinakis ha battuto Popyrin al primo turno, e ha stupito tutti battendo Andrey Rublev agli ottavi dopo una partita di due ore, terminata 6-4 3-6 6-3. Ai quarti si è imposto per 6-3 6(4)-7 6-1 contro Miomir Kecmanovic, e ora in semifinale affronterà Roberto Bautista-Agut, ultima testa di serie rimasta in tabellone. “Contro Rublev sapevo di dover giocare alla grande, perché è un grande giocatore. Alcuni non lo conoscono e non sanno com’è fuori dal campo, ma è una gran bella persona, siamo abbastanza amici e lo rispetto molto per come gioca. La scorsa settimana ho perso contro un giocatore forte, ma sono felice di potermi mantenere in forma e di continuare a vincere”. La vittoria contro Rublev è la terza contro un top-10 per l’australiano, la prima dal 2018, quando vinse contro Roger Federer a Miami. “Ogni volta che vinco contro uno dei migliori sono molto contento, ma è chiaro che vincere contro Federer significa qualcosa di più. Sono deluso da me stesso quando non riesco a essere costante come vorrei. Questo è il mio obiettivo dell’anno: giocare sempre meglio e continuare a lavorare”.
Uno dei punti deboli dell’australiano, però, è la concentrazione: “Molte volte mi capita di distrarmi durante la partita, mi risulta difficile concentrarmi settimana dopo settimana, è la differenza con i migliori. Se potessi mantenere questo livello di concentrazione e intensità per periodi più lunghi, credo di poter guadagnare qualche posizione nel ranking”. E senz’altro la scalata nella classifica non è un sogno così irrealizzabile, mantenendo i livelli di questi giorni. Il problema, per Kokkinakis, è non poter giocare sempre ad Adelaide, città in cui è nato e in cui già l’anno scorso ha vinto uno dei due tornei: “Il pubblico è incredibile, mi sento come a casa in campo. Gioco molto bene a tennis, sento la palla molto bene da inizio settimana, mi piace quando la gente esulta quando colpisco bene. Voglio rimanere a fuoco e stare concentrato in ogni momento, continuare a vivere con il pubblico. La gente può non essere d’aiuto quando colpisci male perché sei più preoccupato per loro che per il gioco, quindi non voglio emozionarmi troppo. Se si lascia l’acceleratore, contro chiunque, ci si può esporre al rischio”.