Il peruviano è stato il primo sudamericano a vincere Wimbledon, il sudafricano è stato un giocatore ma soprattutto un eccellente scrittore di tennis

Il tennis dice addio a due personaggi di un certo rilievo per quanto riguarda il secolo scorso. Mercoledì 9 dicembre, all’età di 84 anni, si è spento Alex Olmedo. Peruviano classe 1936, vanta risultati come la vittoria di Wimbledon e degli Australian Championships nel 1959 e della Coppa Davis un anno prima con…gli Stati Uniti. Dopo aver preso per la prima volta la racchetta in mano all’età di 9 anni, Olmedo mostra di avere talento e attira l’attenzione di alcune persone facoltose, che decidono di sostenerlo e raccolgono 700 dollari con cui, passando per varie tappe, raggiunge Los Angeles. In California inizia a lavorare e studiare inglese alle serali.

Olmedo riesce poi a iscriversi all’università del South Carolina, dove incontra il coach Perry T. Jones. Quest’ultimo viene successivamente scelto come capitano della squadra a stelle strisce di Coppa Davis, e decide di convocare proprio Olmedo, che essendo residente da più di tre anni negli Stati Uniti può essere chiamato a giocare per la Davis, competizione che non avrebbe potuto disputare con il Perù, il quale al tempo non disponeva di una squadra. La scelta di Jones scatena grosse critiche di appassionati e giornalisti, ma si rivela azzeccatissima. Olmedo infatti è decisivo per la conquista del torneo, dove ottiene due vittorie in singolare e una in doppio. Dopo aver battuto l’Australia in casa sua, Alex rimane lì e conquista anche gli Australian Championships superando in finale Neale Fraser. Il successo più importante, però, arriverà qualche mese dopo a Londra, dove Olmedo diventerà il primo sudamericano a vincere Wimbledon grazie al successo su Rod Laver.

E’ una storia completamente diversa quella di Gordon Forbes, che il tennis lo ha giocato ma anche raccontato, e in un modo difficilmente eguagliabile. Nato nella provincia di Città del Capo il 21 febbraio del 1934. Prima di diventare una grande penna, però, è stato, insieme ad Abe Segal, membro di quella che all’epoca era considerata una delle coppie più forti nel doppio all’epoca. Il sudafricano ha vinto anche il doppio misto al Roland Garros nel 1955, giocando in coppia con Darlene Hard. Successivamente Forbes ha iniziato a scrivere. Il suo libro più famoso, “Handful of Summers”, è considerato da molti il più bel libro sul tennis mai scritto. Molto conosciuti sono anche “Too Soon to Panic” e “I’ll Take the Sunny Side”.