Le parole in conferenza stampa dello statunitense dopo la sconfitta subita contro Jannik Sinner nei quarti di finale del BNP Paribas Open
L’avventura del campione in carica Taylor Fritz nel BNP Paribas Open si è interrotta nei quarti di finale, con la sconfitta subita per mano di Jannik Sinner con il punteggio di 6-4 4-6 6-4. In conferenza stampa, lo statunitense ha analizzato la partita che dopo un primo set difficile era riuscito a rimettere in piedi: “Mi sono messo in una buona posizione per provare a vincere la partita, ma alla fine non ci sono riuscito. Sinner, però, è stato il giocatore migliore in campo e ha meritato la vittoria. Credo sia un po’ più facile accettare una sconfitta in queste situazioni, quando sai che il tuo avversario ha giocato bene e ha meritato il successo – ha detto Fritz -. Il vento ha giocato un ruolo chiave in questa partita: non so se sugli spalti se ne sono accorti, ma in campo faceva molta differenza. Credo che Sinner abbia giocato molto meglio di me quando aveva il vento a favore, continuando ad essere aggressivo ma in controllo. In quella condizione è molto più semplice giocare in attacco, ma è altrettanto più facile sbagliare in lunghezza e, in generale, commettere più errori. Da quel punto di vista io sono stato troppo passivo. Quando io invece ero contro vento avevo la sensazione che la mia palla non camminasse. Nei due game del terzo set in cui ho subito il break avevo quasi una sensazione di impotenza: potevo solo sperare che lui sbagliasse qualcosa“.
L’attuale numero 10 del mondo ha ancora sottolineato: “Ogni volta che ho subito il break ero contro vento, situazione in cui ovviamente è più complicato giocare. Ad inizio terzo set avevo il vento a sfavore, ho subito il break, poi al cambio di campo ce l’avevo a favore e infatti ho subito trovato il contro-break. In generale, chi aveva il vento a favore aveva anche possibilità molto maggiori di tenere il servizio. Per quanto riguarda l’ombra in campo, sono sempre il primo che se ne lamenta, ma oggi non l’ho praticamente mai notata. La detesto, ma non credo che oggi questo aspetto abbia fatto la differenza. Se fossi andato sul 4-4 poi avrei servito con il vento a favore, potendo mandare Jannik sotto 4-5 a servire con il vento contro. Credo gli avrei messo molta pressione, ma è andata così. Una sconfitta è una sconfitta“.
Infine, ha concluso: “Detesto perdere ai quarti o in semifinale, preferisco uscire al primo turno. Ciò perché quando arrivo quasi in fondo spendo molte energie, ma se perdo sento come se non ottenessi quella ricompensa di punti nel ranking che meriterei. In base a come funzionano le classifiche è più conveniente perdere tre settimane di fila al primo turno e poi vincere un torneo piuttosto che essere sempre costanti e arrivare sempre ai quarti o in semifinale per alcune settimane consecutive. Non arrivare in fondo è frustrante“.