Le parole dell’americano, che contro Nadal a Indian Wells giocherà la sua prima finale di un Masters 1000 in carriera
Con la vittoria su Andrey Rublev, Taylor Fritz ha conquistato ad Indian Wells la sua prima finale in un Masters 1000. Nell’ultimo atto del torneo affronterà Rafael Nadal, imbattuto in stagione e con tre titoli all’attivo nel 2022. Non è la prima volta che i due giocatori si affrontano per la conquista di un titolo. Nell’unico precedente, quello della finale dell’ATP 250 di Acapulco di due anni fa, ad avere la meglio era stato lo spagnolo che si era imposto con lo score di 6-3 6-2.
Alla viglia della partita finora più importante della sua carriera, Taylor Fritz ha parlato così: “Sto provando una sensazione incredibile. Penso di aver servito molto bene per tutta la settimana e la cosa più curiosa è che non mi sembra di aver giocato il mio miglior tennis sulla lunga distanza, fino ad oggi. Ho avvertito la pressione per tutta la settimana perché vedevo come si stava aprendo la mia parte di tabellone e avevo la responsabilità di vincere ogni partita, ma con Rublev ho giocato più libero perché non sentivo quella pressione. Giocare a questi livelli contro un grande tennista come Rublev mi dà fiducia per lottare per il titolo. Quando mi dedico a giocare un tennis più ordinato e rigoroso, senza pensare così tanto di avere l’obbligo di vincere, mi sento meglio“.
“La stagione è molto lunga e so che se gioco a questo livello avrò più opportunità. Sento che, qualunque cosa accada in finale, questa settimana mi permetterà di progredire molto. Tutto quello che voglio è andare in campo per giocare senza stress. Se vinco bene, se perdo avrò maturato una grande esperienza su cui costruire i prossimi passi della mia carriera. Il mio tennis migliora quando non sento di avere l’obbligo di vincere, quindi spero di approfittarne” – ha continuato l’americano.
Infine, proprio sul precedente di Acapulco, ha ricordato: “Mi sono sentito impotente. La cosa peggiore è che sentivo di essere migliorato molto, ma Nadal ha alzato il livello e ha continuato a imporre la sua autorità. Ora ho imparato, so che non posso andare a cercare vincenti come un matto contro un giocatore come lui. La sua competitività è incredibile, è come se nessuno volesse vincere quanto lui. So che combatterà su ogni palla“.