La numero 1 del mondo conquista il terzo titolo consecutivo in Qatar: eguagliato il tris di Serena Williams, che a Miami si impose dal 2013 al 2015
DOHA – Il torneo di Doha si gioca a febbraio sul cemento, vi partecipano una sessantina di tenniste e alla fine vince Swiatek. C’è poco da fare, la numero 1 del mondo resta la regina del Qatar, dove trionfa dal 2022 – l’ultimo tris femminile risaliva a Serena Willams al torneo di Miami tra il 2013 e il 2015 – con 12 partite (e 23 set) vinti di fila. Per continuare la sua marcia trionfale, però, alla ventiduenne Iga sono servite due ore e 19 minuti di rincorse e mazzate per avere ragione (7-6 6-2) di Rybakina, che pure aveva cominciato molto meglio, con i suoi potenti colpi da fondo campo che aprivano numerosi varchi nella difesa della polacca. In vantaggio per 4-1 con due break, però, la kazaka non riusciva a dare il colpo di grazia all’avversaria, forse anche frenata dalla lunga sosta necessaria per sistemare una ferita alla gamba sinistra, mentre Swiatek ricorreva ai consigli del suo coach, Tomas Wiktorowski. Il match diventava improvvisamente equilibrato, un braccio di ferro faticosissimo da cui emergeva vittoriosa Swiatek al tie break (10 punti a 8) dopo aver annullato un set point e chiuso un bel passante di rovescio su una volèé “tanto per fare” della sua avversaria. Novanta minuti di primo set non potevano non lasciare scorie nella testa e soprattutto nel fisico di Rybakina, che una settimana fa aveva giocato e vinto ad Abu Dhabi. I colpi della ventiquattrenne Elena perdevano un metro di lunghezza, Swiatek tornava in modalità-muro e, dopo aver sventato due occasioni per lo 0-2, prendeva velocemente il largo chiudendo il match sotto rete.
Per la polacca, al primo successo stagionale (18º della carriera) una bella iniezione di fiducia dopo la delusione dello slam australiano, per Rybakina – che resta in vantaggio, 3-2, nelle sfide con la numero 1 del mondo – c’è subito la possibilità della rivincita, grazie al torneo di Dubai (un altro “1000″) che comincia domani.
Negli Emirati Arabi ci sarà anche Sabalenka, al rientro dopo il trionfo di Melbourne. Saranno ancora bordate da fondo campo, è consigliato l’elmetto.