Dopo 13 mesi di stop a causa di problemi di salute mentale prima, della maternità poi, Elina Svitolina è tornata a disputare un match ufficiale nel WTA 500 di Charleston, mostrandosi subito ad un livello molto alto e andando molto vicina a vincere la sua prima partita da neomamma

Dopo 13 mesi di stop a causa di problemi di salute mentale prima, della maternità poi, Elina Svitolina è tornata a disputare un match ufficiale nel WTA 500 di Charleston, mostrandosi subito ad un livello molto alto e andando molto vicina a vincere la sua prima partita da neomamma. L’ex numero 3 del mondo ha chinato il capo dopo un epico 6-7, 6-2, 6-4 al primo turno contro Yulia Putintseva, raccontando poi, ai microfoni della WTA, tutto il suo entusiasmo per aver ritrovato la gioia di competere.

“Ho avuto la pelle d’oca – ha detto Svitolina -. C’era un’atmosfera davvero, davvero dolce là fuori ed è stato così bello vedere molte persone: c’è stato un grande tifo per me e questo mi ha spinto a non mollare nemmeno nei momenti difficili dell’incontro. Non è stato facile fisicamente per me oggi, ma sono davvero felice di come ho giocato. Adesso ho capito più chiaramente che cosa devo migliorare per risalire in classifica. Penso di aver colpito bene la palla, devo solo lavorare di più sulla mia forma fisica. Penso che un paio di cose qua e là mi aiuteranno a mantenere maggiore continuità e attenzione, per essere lì sempre presente nel momento. Penso che un paio di cose qua e là faranno la differenza per me.”

Ma prima di faticare per 2 ore e 46 minuti contro Putintseva, Svitolina ha continuato a spingere per aumentare la consapevolezza e raccogliere fondi per la sua Ucraina devastata dalla guerra. Domenica, a Charleston, la due volte semifinalista Slam si è unita a più di una dozzina di altre giocatrici, tra cui la connazionale Anhelina Kalinina, in un evento di beneficienza ‘Tennis Plays for Peace‘. “Sono davvero grata che abbia avuto questa opportunità, che il torneo abbia fatto tutto questo sforzo, anche nei confronti delle colleghe che sono state presenti – ha detto, a tal proposito, la nativa di Odessa –. Sono sicura che questi fondi aiuteranno gli ucraini in difficoltà: abbiamo davvero bisogno di fondi e di aiuti in questo periodo”.

Svitolina è tornata in patria, lo scorso febbraio, per la prima volta da quando è iniziata l’invasione russa ed è stata testimone di tutta l’atrocità che sta patendo la nazione dalla bandiera galloblù. “È stato un viaggio davvero difficile per me, ma allo stesso tempo, sono stata la persona più felice del mondo in quel momento: ho visitato mia nonna, ho rivisto l’altra metà della mia famiglia. Ma è davvero difficile vedere la mia patria in questo stato: sono stata in alcune città distrutte, completamente distrutte dai missili. È stato un momento straziante per me, ecco perché cerco di fare del mio meglio per il popolo ucraino, per l’Ucraina, per la ricostruzione dell’Ucraina, perché ora è davvero necessario. Cerchiamo di fare tutto il possibile per raccogliere fondi, per aumentare la consapevolezza che la guerra è ancora lì”.