Il greco scalda i motori e si prepara ad entrare nel migliore dei modi nella nuova stagione. “Non devo avere fretta – ha dichiarato in occasione del Media Day – perché la strada è piena di insidie”
Tra i candidati del 2023 alla vittoria del primo Slam in carriera c’è senza dubbio Stefanos Tsitsipas. 24 anni, 9 titoli e già numero 3 del mondo, il greco è pronto per i prossimi Australian Open e punta al bersaglio grosso. “La United Cup è stata una grande esperienza – ha spiegato Tsitsipas ai giornalisti – e sono felice di aver partecipato. L’anno scorso ho dialogato a lungo con l’ATP e altre persone per dare vita a questo evento. L’ATP Cup era stata un successo, ma credo che unire uomini e donne sia stata un’idea ancora migliore. Mi sono goduto ogni minuto e abbiamo creato dei bei ricordi, sia a Perth che a Sydney, nonostante la sconfitta con l’Italia. Non posso che trarre conclusioni positive dal torneo. Non vedo l’ora che arrivi la prossima edizione, magari dando a tutti i giocatori l’opportunità di rappresentare il proprio Paese. Sicuramente ci sono cose da rivedere nel format e sono certo che verranno apportati dei miglioramenti”.
Il greco, giocatore e ragazzo maturo, sa guardare avanti senza correre troppo. “La stagione è lunga, non posso e non devo avere fretta di fare le cose. Dovrò essere coerente nel corso dei prossimi 12 mesi, tornando subito in campo quando arriveranno le sconfitte e avere sempre la mentalità di tornare più forte. Abbiamo ragazzi più giovani che vengono da dietro e ci sono ancora Novak Djokovic e Rafael Nadal che giocano un gran tennis. Per quanto mi riguarda, so di poter fare molte cose quest’anno. Ho la capacità di gestire la pressione e le sfide che arriveranno. Con la giusta preparazione è possibile fare le cose nel migliore dei modi”.
Da Rune a Djokovic, novità e tradizione per una concorrenza sempre più agguerrita. “Holger è un avversario molto forte. Direi che ha maturato il suo gioco abbastanza velocemente, lavorando sodo. L’ho visto in accademia faticare per ore e ore, è davvero ossessionato dal tennis. Vive, respira e pensa al tennis tutto il tempo. Mi ricorda un po’ me stesso quando avevo la sua età Da un lato è un aspetto positivo ma la vita è fatta anche di altro. Il tennis è una parte importante però prima o poi la carriera finisce Ma, sapete, mi ricorda un po’ me stesso quando avevo la sua età. Se dovessi fare una previsione, direi che avrà un buon 2023. Djokovic? Fermarlo sarà dura. Il suo ritorno in Australia non può che essere un bene per il pubblico”.