Alla vigilia del suo debutto nell’ATP 250 di Stoccarda, Stefanos Tsitsipas racconta di essere molto fiducioso in vista della stagione su erba che sta per iniziare

Stefanos Tsitsipas, che difendeva la finale raggiunta nel 2021 e persa contro Novak Djokovic, è stato uno dei protagonisti che più ha deluso al Roland Garros che si è da poco concluso: il greco, infatti, è stato eliminato negli ottavi di finale per mano del debuttante Holger Rune e, se non vorrà uscire dalla top 5 a partire da lunedì 13 giugno, ha bisogno di conquistare il titolo dell’ATP 250 di Stoccarda. “Non sono affatto soddisfatto dei miei ultimi risultati – ha affermato l’ellenico nel corso della sua ultima conferenza stampa –, dunque non vedo l’ora di giocare sull’erba per cercare di migliorare ulteriormente il mio feeling con questi terreni di gioco. Amo questa superficie, al di là delle premature sconfitte che ho subito a Wimbledon negli ultimi anni. Quest’anno mostrerò alla gente di cosa sono capace sull’erba, voglio fare grandi cose”

Tanti complimenti anche gli organizzatori del torneo di Stoccarda, luogo in cui Tsitsipas si appresta a giocare per la prima volta in carriera. “Non sono mai stato qui prima e non sapevo cosa aspettarmi, ma devo dire che è tutto fantastico. Ho anche fatto una passeggiata per la città, cosa che di solito non faccio, e sono entusiasta di essere qui per partecipare a questo evento. È il mio primo torneo sull’erba quest’anno ed è molto speciale perché gioco con Petros, normalmente non abbiamo questa possibilità: abbiamo un rapporto molto speciale e meriteremmo di giocare più spesso insieme nel tour, perciò sono molto grato alle persone che hanno reso questo possibile, concedendoci una wildcard. Il doppio è molto speciale in tornei come questo, soprattutto se posso giocare con mio fratello. È un sogno, per me, poter combinare gli obiettivi personali con gli interessi della mia famiglia“.

Alla base della fatica fatta dal numero 5 del mondo negli ultimi anni su questa superficie, c’è da considerare che, nella sua terra di provenienza, il tennis su erba non viene mai praticato. “Non ho mai giocato sull’erba in Grecia. La mia prima volta è stata da junior a Roehampton, cinque o sei anni fa. All’inizio, non hai idea di cosa aspettarti: cerchi di colpire normalmente, ma è tutto diverso, soprattutto per quanto concerne il tuo gioco di gambe. Nonostante questo, sono comunque convinto che l’erba possa adattarsi perfettamente al mio gioco”.