Allarme furto a Torino durante la finale delle Nitto ATP Finals: stando a quanto riportato da La Stampa, Daniil Medvedev ha smarrito il proprio orologio Bovet OttantaSei proprio nel corso del pomeriggio di domenica. Fortunatamente, il gioiello gli è stato riconsegnato poco dopo, ma il giallo sul caso non è stato risolto
Giallo a Torino durante le Nitto ATP Finals: Daniil Medvedev, domenica pomeriggio, ha passato alcune ore infernali. Non soltanto, infatti, il russo ha dovuto incassare il duro colpo della sconfitta subita da Alexander Zverev, bensì ha dovuto fare anche i conti con un furto di non poco conto. Il numero 2 del mondo, al ritorno negli spogliatoi dopo la finale persa, non ha più trovato in cassaforte il suo Bovet OttantaSei, orologio da 200.000 euro di cui esistono solo 86 esemplari in tutto il globo. Si tratta di un pezzo rarissimo che vale quel prezzo per tutti noi, ma potrebbe essere molto di più se venduto ad un collezionista di tali effetti.
L’organizzazione torinese, venuta a conoscenza del misfatto, si è subito operata per cercare di ritrovare l’oggetto smarrito: sarebbe stato troppo grave, per l’Italia, per il Piemonte e per Torino, chiudere la manifestazione con una macchia di tale portata. Ore e ore di ricerca inutili, salvo poi ritrovare l’orologio sul polso di un dirigente incaricato di riportare il gioiello al campione moscovita. Chi è stato a rubarlo? Chi è questo dirigente? Come ha fatto questo preziosissimo pezzo ad essere ritrovato? Tutte queste domande non hanno ancora una risposta, dunque resta una fortissima aria di mistero intorno a questo caso.
I racconti ufficiali parlano del colpevole come un addetto che l’aveva trovato e se l’era preso affinché non andasse smarrito. Anche il nome di quest’addetto è custodito come un segreto di stato, né tantomeno si sa in che cosa fosse impiegato l’uomo in questione. È molto probabile che, nel cuore della notte, qualcuno, avendolo scoperto, gli avrebbe vivamente consigliato di restituirlo, onde evitare guai peggiori. Insomma, tutto è bene quel che finisce bene, ma certamente il mistero, tutto fuorché risolto, non ha fatto fare una grande figura al nostro Paese.