In caso di stop del circuito professionistico per il resto dell’estate, la federazione spagnola starebbe iniziando a prendere in considerazione dei tornei tra i più forti giocatori locali.
La stagione Atp e Wta è sempre più in bilico e sempre più soggetta a prolungamenti per quanto concerne il rientro. Dopo la cancellazione di Wimbledon, non è da escludere quella degli Us Open: basti infatti pensare alla situazione attuale degli Stati Uniti, ancora lontani dalla vittoria contro il virus. Nel caso non si dovesse giocare in estate, la federazione spagnola (RFET) starebbe pensando ad un circuito tra i migliori giocatori locali. Secondo quanto riportato dal quotidiano Marca potrebbero essere coinvolti tutti i top-100 iberici, quindi Rafael Nadal (2), Roberto Bautista-Agut (12), Pablo Carreño Busta (25). Albert Ramos-Vinolas (41), Fernando Verdasco (52), Pablo Andújar (53), Feliciano López (56), Alejandro Davidovich Fokina (97) e Roberto Carballes Baena (99).
L’RFET non vuole lasciare soli i propri campioni: per l’estate potrebbero essere introdotti dei tornei che permetterebbero di mantenere la forma con partite ufficiali in attesa del rientro sul circuito professionistico, che molti ipotizzano possa arrivare solo ad autunno. Inoltre sarebbe un metodo per riavvicinare gradualmente gli appassionati al grande tennis: i nomi, come abbiamo visto, sono di tutto rispetto grazie al florido movimento spagnolo. Nella penisola iberica esiste già un circuito nazionale, chiamato IBP e creato quattro anni fa dall’ex tennista Quino Muñoz: “Abbiamo quasi 100 tornei e la nostra idea è sempre stata che i soldi generati dalla federazione andassero ai giocatori. È chiaro che non abbiamo il budget ATP, ma diamo la possibilità di guadagnarsi da vivere senza dover lasciare il Paese”, spiega l’ex top-200. Un’iniziativa che potrebbe coinvolgere anche il reparto femminile.