Le parole del numero 1 d’Italia in conferenza stampa a due giorni dal match di esordio che lo vedrà impegnato contro Botic Van de Zandschulp sulla Rod Laver Arena

Mancano ormai poco meno di due giorni all’inizio degli Australian Open. E ad avere l’onore di aprire il programma del primo Slam dell’anno sulla Rod Laver Arena sarà Jannik Sinner, pronto al debutto contro l’olandese Botic Van de Zandschulp. Dopo aver superato a pieni voti i test del Kooyong Classic battendo prima Polmans e poi Ruud, l’altoatesino è arrivato a Melbourne Park e in occasione del media day ha rilasciato interessanti dichiarazioni durante la consueta conferenza stampa di vigilia.

Sono arrivato a Melbourne piuttosto presto in realtà – ha spiegato Sinner –. Sono qui da una settimana più o meno, abbiamo deciso di arrivare con un po’ di anticipo per prepararci al meglio. È un bel periodo dell’anno. Qui è estate. A casa c’è molto freddo, anche se a me piace. Ma è bello essere qui. Ho avuto la possibilità di giocare un paio di partite a Kooyong. Spero di essere pronto. In questo momento ogni giorno sta migliorando un po’ il feeling con il campo. Già domenica inizio. Vediamo come va“.

Sulla preparazione e sulla scelta di non giocare tornei ufficiali ad inizio anno: “Per quanto mi riguarda, l’anno scorso ho finito piuttosto tardi, giocando anche la Coppa Davis. Praticamente ho avuto solo una settimana di stop, poi abbiamo iniziato la off-season. Abbiamo anche provato a capire se quella di non disputare tornei di preparazione potrebbe essere un’opzione per i prossimi anni, se questo mi aiuta o no. Come ho detto, ho giocato un paio di partite a Kooyong. Ovviamente non sono partite ufficiali, ma sono comunque test importanti“.

Accompagnato ancora una volta da Simone Vagnozzi e Darren Cahill, Jannik ha parlato del suo team: “Ne parlavamo proprio ieri a cena. Parliamo molto dei progressi che dobbiamo fare. È importante anche la destinazione. D’altro canto, forse la cosa più importante è il team che hai intorno. Ti dà una visione diversa non solo dal punto di vista tennistico ma anche generale. Mi piace molto questo. Adoro la compagnia che ho. Ci divertiamo molto. Se vivessimo tutti insieme 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in una casa, potremmo vivere così, così a lungo perché non ci creeremmo alcun problema. Ci divertiamo. Ci godiamo il nostro viaggio. Per noi è un bene. Penso che la combinazione con tutti noi sia davvero buona“.

E sulle prospettive per la nuova stagione: “Penso al presente. Sono qui per giocare, almeno per provare a giocare, un po’ di buon tennis. Ovviamente è difficile dire come andrà la stagione. Alla fine dell’anno scorso ho giocato davvero bene. Di sicuro ho ancora tanta fiducia dentro di me. D’altra parte, ogni stagione è diversa. Ogni torneo è diverso. Onestamente mi è mancata la competizione nell’ultimo mese e mezzo. È bello essere di nuovo qui, avere il legame con il pubblico e tutto il resto“.

Orgoglio italiano nello sci: “L’anno scorso non seguivo molto. Quest’anno stavo seguendo. Sono stato davvero felice quando Paris ha vinto la discesa libera. È stata una grande emozione. Ovviamente in campo femminile abbiamo tante italiane che fanno grandi cose con Brignone e Goggia. È bello guardare anche un po’ di sci“.

Il segreto del successo secondo Jannik: “La mentalità è un punto chiave nel nostro sport. È una bella sensazione quando perdi così tante volte e poi alla fine vinci, perché mostra anche i progressi che stai facendo come giocatore. Anche con Daniil, ad esempio, ho perso credo sei volte di seguito, poi ho capito che avrei potuto vincere contro di lui se avessi giocato un buon tennis. Quindi vediamo. Voglio dire, la parte mentale è davvero importante. Devi sempre credere in te stesso. Penso che forse sia la cosa più importante per un tennista“.