Il canadese si sfoga dopo la sconfitta per 8-6 al quinto contro Carballes Baena nel secondo turno del Roland Garros

Denis Shapovalov perde la partita e la pazienza. Il canadese ha salutato il Roland Garros al secondo turno con una dolorosa sconfitta per 8-6 al quinto contro lo spagnolo Carballes Baena dopo aver servito per due volte per il match e in conferenza stampa non ha risparmiato le critiche agli organizzatori. “Non credo stiano svolgendo un buon lavoro, non c’è una bolla qui. Puoi lasciare l’hotel, andare in centro senza che nessuno ti fermi. A New York avevano fatto di meglio – svela, passando poi all’ordine di gioco – Il programma è orribile: devo giocare subito il doppio dopo un match di cinque ore. Non voglio sembrare viziato, ma siamo in uno Slam e ti aspetti un po’ di aiuto dal torneo in cui competi“.

Sul banco degli imputati anche le nuove palle Wilson, al centro di critiche già nei giorni precedenti. “Le condizioni qui sono le peggiori possibili per me: fa freddo e le palle sono molto pesanti. A Roma potevo colpire forte, qui è impossibile fare vincenti – confessa Shapovalov, spiegando le frequenti discese a rete – Non ha senso restare dietro e scambiare, ho capito che non volevo giocare un match di dieci ore“. Lo ‘show’ del canadese è poi proseguito sui social con una frecciata all’indirizzo del giudice di sedia per una segno importante mal giudicato: “Quando avremo l’occhio di falco anche su terra?”. Insomma, nulla è andato nel verso giusto in un pomeriggio da dimenticare per il biondo mancino.