L’ex n.1 del mondo rompe un digiuno di tre anni superando in due set l’altra yankee Jessica Pegula ad Auckland. E’ il titolo numero 73 in carriera, il primo conquistato dopo la maternità, e ora la Pantera punta diretta al 24esimo Slam
Ha donato il montepremi alle vittime degli incendi
Finalmente Serena ce l’ha fatta: dopo tre anni di tentativi ha vinto il suo primo titolo da mamma, e ovviamente l’ha festeggiato tenendo in braccio da una parte la coppa di Auckland – che non pesa nemmeno poco… – e dall’altro Alexis Olympia. In finale ha battuto 6-3 6-3 l’altra americana Jessica Pegula, 25 anni, numero 82 Wta, firmando così il suo 73esimo torneo da pro. E durante la premiazione ha annunciato che l’intero montepremi del suo torno lo donerà in favore delle vittime degli incendi in Australia, come pure tutti i completi che ha indossato nella sua settimana neozelandese perché vengano venduti all’asta in beneficenza sempre per la stessa causa. Dopo la maternità Serena non era mai riuscita a vincere nemmeno un set in una finale – comprese le due Slam a Wimbledon e agli Us Open, e anche con la Pegula era iniziata male: sotto 0-2, quattro palle break per uno 0-3 pesante. «Serena deve tornare a credere in se stessa quando arriva in una finale», aveva predicato Patrick Mouratoglou qualche giorno fa», e stavolta Serena lo ha accontentato. Pareggiato il conto sul 3-3, non ha più avuto grandi problemi.
La premiazione con Alexis Olympia
«No, non ero nervosa, però è vero che devi mantenere uno spirito positivo se vuoi rimontare, devi essere la cheerleader di te stessa, specie quando senti che non stai dando il meglio oppure che lo stai facendo eppure non funziona. Non ho fatto tanti ace, ma sono stata efficace da fondo, e questa e una buona notizia. E’ una gran cosa essere riuscita a vincere una finale, e ora voglio costruirci su altre cose. E’ un passo avanti verso il prossimo obiettivo». Che sono ovviamente gli Australian Open, dove Serena nel 2017 ha strappato il 23esimo e per ora ultimo dei suoi Slam. Il record di Margaret Court, 24 titoli, è da tre anni lì ad un passo, quasi un miraggio. A giudicare anche da come in semifinale la 38enne Williams ha smantellato la rampante Ananda Anisimova, in appena 43 minuti, dopo tre anni di traversata, fatta di illusioni, delusioni, crisi da tennista-gentrice alle prese con la gestione della bebè esternate in tempo reale su Instragram, progetti da imprenditrice in carriera, campagne a difesa dei diritti delle donne e slanci di orgoglio da campionessa di razza, l’oasi di mamma Serena sembra avvicinarsi.