La leggenda americana critica aspramente la disparità tra uomini e donne riguardo le discussioni con gli arbitri: “Non merito di parlare di meno perché ho il seno e loro no”.

Serena Williams non si è mai tirata indietro per la lotta contro la disparità, a prescindere dal tipo di ingiustizia che secondo lei era in atto. L’ultima critica avanzata dall’ex numero uno al mondo riguarda gli arbitri con cui non ha mai avuto un rapporto idilliaco. Indelebile la lite e le parole pesanti inflitte nei confronti di Carlos Ramos durante la finale degli Us Open 2018 persa contro Osaka. In quell’occasione, Serena gli diede del “ladro”, “bugiardo” e “sessista”, provocando sentimenti contrastanti tra gli amanti della racchetta. A far scalpore non è però una situazione ormai andata agli archivi da tempo, bensì uno sfogo dell’attuale numero 9 Wta in una lunga intervista all’Huffington Post. “Penso che il tennis abbia percorso un cammino molto, molto lungo – premette la più piccola delle Williams – ma a noi donne non è permesso discutere con gli arbitri, altrimenti corriamo il rischio di venir penalizzate”. Senza mezzi termini, ecco il paragone: “Gli uomini possono sputare sugli arbitri e non succede nulla”, sentenzia l’americana. In questo avvio di 2020, e non solo, tanti sono stati gli scontri tra giocatori e giudici di sedia, spesso privi di rispetto nei confronti di quest’ultimi:Abbiamo ancora molta strada da fare. In generale, lo sport femminile, che si tratti di tennis, calcio o basket..ha tanti margini di miglioramento. Ed è importante rendersene conto”.