Le parole di Korda dopo la sconfitta subita al secondo turno del BNP Paribas Open. L’americano si era trovato avanti 5-2 nel terzo set, ma ha poi subito la rimonta di Rafael Nadal

Si è interrotta al secondo turno l’avventura di Sebastian Korda nel Masters 1000 di Indian Wells. L’americano dopo aver superato all’esordio Thanasi Kokkinakis era chiamato a compiere un’impresa contro Rafael Nadal. Missione quasi compiuta per il numero 38 del mondo, che dopo aver rimontato lo svantaggio di un set, era riuscito a portarsi avanti 5-2 (e servizio) nel terzo set. Da lì, è iniziata una serie di errori di Korda che hanno ridato fiducia a Nadal. Alla fine ad avere la meglio è stato proprio lo spagnolo, che ha chiuso il match con lo score di 6-2 1-6 7-6(3).

Al termine del match, nonostante l’evidente delusione, Korda è comunque riuscito in conferenza stampa a trarre spunti positivi dalla sua prestazione:

Fa male perdere così, ma è quello che è. Ho giocato davvero una buona partita, Rafa ha avuto la meglio su di me, ma l’ho messo in una posizione difficile. Nel complesso sono molto felice. Dal 5-2 ha iniziato a giocare in modo molto diverso. Si è avvicinato alla linea di fondo. Non ho giocato bene e lui ne ha approfittato. Sarà sempre il mio idolo. Spero di avere molte più occasioni contro di lui“.

Ho dimostrato a me stesso che posso giocare contro chiunque. Ora devo solo mantenere il livello che ho trovato qui. Devo continuare a lavorare sodo e cercare di rompere quella barriera per battere i migliori giocatori.

Non me ne vado con cattivi sentimenti. È il migliore al mondo in questo momento, uno dei migliori. Essere così vicino a batterlo è molto positivo. Mi dimostra che il mio gioco può fare danni“.

Penso di fare un buon lavoro nel 99% delle mie partite. Ogni tanto mi arrabbio un po’. Di solito sono abbastanza bravo a mantenere la calma. È grazie a mia madre. Quando ho iniziato a giocare a tennis, lei mi ha insegnato di mettere su una faccia da poker e mi ha detto di mantenere sempre la calma per mostrare buone emozioni. Penso che i miei avversari non sappiano molto bene cosa mi passa per la testa in qualsiasi momento della partita“.