Il tennista iberico si è raccontato e ha svelato alcuni aneddoti volti a farci conoscere la sua personalità

Alejandro Davidovich Fokina sta sorprendendo tutti nell’edizione 2021 del Roland Garros: il tennista spagnolo è, infatti, l’unico atleta fuori dalla top ten riuscito a qualificarsi per i quarti di finale e, oggi, proverà a battere Alexander Zverev per proseguire il suo cammino sulla terra parigina.

Nato il 5 giugno 1999 e cresciuto a Malaga, ha iniziato sin da piccolo a giocare a tennis sulla spiaggia ed è diventato, di conseguenza, amante del mare. Aveva appena due anni quando, spinto dalla passione del papà, si ritrovò con la racchetta in mano e la testa piena di sogni. Spesso pensiamo a lui come ad un giocatore esclusivamente da terra battuta, dato il passaporto spagnolo, eppure la sua prima grandissima soddisfazione è stata quella di vincere il torneo Junior di Wimbledon 2017 senza perdere nemmeno un set, grazie alla vittoria in finale sull’argentino Axel Geller per 7-6 6-3. Non è neanche così scontato indovinare il suo idolo, perché non si tratta di Rafael Nadal: in un’intervista rilasciata a Tennis TV, a tal proposito, ha dichiarato che, il suo primo amore tennistico è stato Roger Federer, al tal punto di aver pianto al termine di una finale persa dallo svizzero all’Australian Open. Clamorosamente, il suo secondo atleta preferito è Novak Djokovic, del quale ha ammesso di ammirare lo stile di gioco e di ispirarsi proprio al serbo quando scende in campo.

Quando non gioca a tennis, si diverte come chiunque altro a bere una birra con gli amici sulla spiaggia, ma non è tutto: mosso da un grande amore per gli animali, si è fatto promotore di un progetto volto ad aiutare tutti quelli che vengono abbandonati. Basta cercare su internet il sito Adoptas.org per rendersi conto del cuore enorme che possiede questo ragazzo: grazie al suo progetto, tante persone possono adottare un cucciolo, salvandolo dalla dura legge della fame, della strada e della mancanza d’affetto. Addirittura, nella conferenza stampa che ha ufficialmente dato il via all’iniziativa, Davidovich ha dichiarato: Questo argomento mi rende più nervoso di quanto lo faccia il tennis”.

Lo spagnolo adora anche cimentarsi ai fornelli e ha rivelato di essere molto bravo a preparare il sushi, suo piatto preferito. Il circuito ha trovato un personaggio interessante, dal grande cuore e, soprattutto, aperto alla cultura. Tutto questo senza dimenticare il tennista: giovane, promettente e in grado di giocare su tutte le superfici, come ha dimostrato vincendo Wimbledon Junior e centrando i quarti al Roland Garros: adesso, per lui, ci sarà la sfida contro Alexander Zverev, contro cui ha perso entrambi i precedenti andati in scena nel 2020: questo, tuttavia, sarà il primo incrocio sulla terra tra i due e chissà che l’animalista iberico non riuscirà a sovvertire i pronostici, regalandosi l’ennesimo pomeriggio sensazionale di questa sua giovanissima ma entusiasmante carriera.