La ‘Leonessa’ si confida a cuore aperto nel quarto episodio di One More Time, il podcast di Luca Casadei.

Francesca Schiavone non ha mai smesso di lottare, anche quando le sue imprese si sono spostate dal campo alla vita di tutti i giorni. Oltre al tumore la milanese ha voluto mettere al centro del banco un altro problema: quello della solitudine. Nel quarto episodio di One More Time, il podcast di Luca Casadei, ha messo l’accento sul tema: “È stato quando ho perso il torneo di Wimbledon al primo turno nel 2010, lì sono crollate molte aspettative. La solitudine per noi tennisti c’è sempre, io la sento anche oggi. Mi sento assolutamente sola. È uno sport che non ti consente di coltivare amicizie facilmente. Quello che diceva Agassi nel suo libro è vero, io tutt’ora mi sento molto sola e piango. Sono stata molto fortunata nella mia vita perché ho sempre saputo in che direzione andare, avevo un sogno. Oggi invece mi alzo e non ho un sogno grandissimo nel mio cuore, quindi è tutto molto più complicato. Capisco perché le persone possano iniziare a bere, a fumare, a crearsi dipendenze per non pensare ad altro“.

Su come ha scoperto il tumore, Francesca non si nasconde e ripercorre i tristi momenti: “Facevo fatica a giocare a tennis e pensavo fosse l’età, invece era qualcos’altro. Ero anche dimagrita molto, ma nel complesso stavo bene. Poi un giorno ho scoperto questo linfonodo nel collo e sono andata dal dottore, scoprendo questa malattia. Quando te lo dicono ti crolla il mondo addosso, è tutto incerto e ‘scuro’, pensi di aver perso tutto. Mi sento di dire tre cose a chi si trova in questa situazione: la prima è di circondarsi di persone che vi amano, la seconda è che siamo più forti di quello che crediamo; quando pensiamo di non potercela fare, abbiamo sempre quei cinque minuti o quella palla in più da giocare, quella possibilità a cui nemmeno pensiamo. Ultima cosa: trovate qualcosa che vi dia motivazione, che vi stimoli ad alzarvi tutti i giorni per lottare“.

La Leonessa ha ottenuto il successo più grande della carriera fuori dal terreno di gioco: “È stata la lotta più dura in assoluto che ho affrontato – ha detto – e la cosa più bella è che sono riuscita a vincere questa battaglia. Quando me lo hanno detto pochi giorni fa sono esplosa dalla felicità. Ora sono pronta ad affrontare nuovi progetti. Con la mia compagna abbiamo cercato un localino a Milano e adesso, dopo aver trovato un posto, lo abbiamo fatto diventare un piccolo bistrot. Questo mi ha dato tantissime energie e motivazioni”.