Ai microfoni di Sky Sport il coach romano è tornato a parlare della separazione con Matteo Berrettini dopo 13 anni di collaborazione

Una collaborazione durata 13 anni. A fine ottobre, attraverso un commovente messaggio social, Matteo Berrettini e Vincenzo Santopadre hanno annunciato la fine del loro rapporto lavorativo. A qualche settimana di distanza da quella notizia, il coach romano è tornato a parlare dell’accaduto ai microfoni di Sky Sport, spiegando: “Io e Matteo abbiamo deciso insieme questa separazione. Secondo noi era una cosa inevitabile, per il bene di Matteo era opportuno che ci fosse un cambiamento. La cosa eccezionale e ottima è che il rapporto tra noi è rimasto sano anche perché questa separazione è avvenuta nei modi e nei tempi più corretti“.

Non credo che abbiamo aspettato troppo – continua Santopadre -. Abbiamo fatto la scelta nel modo e nel tempo giusto. Credo che ognuno abbia la propria strada e il proprio percorso da fare. L’atleta deve necessariamente vivere con grandi stimoli, che sono quelli che portano a farti superare un ostacolo a migliorare continuamente. Non credo ci sia una scadenza in un rapporto tra coach e giocatore. Nei rapporti di lunga data c’è il rischio che scemi lo stimolo, ma questo non è quello che è successo tra noi. Per tanti motivi abbiamo ritenuto che c’era la necessità e l’esigenza da parte di entrambi di fare un passo indietro“.

Infine, sulle critiche mosse al suo ex allievo e sulle sue prospettive future: “È ovvio che di cose ne sono successe tante. Sono state dette tante idiozie, ma quando sei un personaggio pubblico come Matteo fanno parte del gioco. Tutto quello che ruoto attorno a te dà adito anche a sciocchezze. C’è stata una concatenazione di eventi dove probabilmente testa e fisico sono stati messi alla prova. Quello che mi piace pensare è che c’è da pensare avanti e penso ci sia qualche bella pagina da scrivere da Matteo. Lui deve stare nei primi 20 al mondo, ha le carte per raggiungere di nuovo questa classifica. Non arrivi numero 6 per caso“.