Le parole di Holger Rune in un’intervista rilasciata alla pagina Relevant Tennis. Il danese ha parlato dei suoi incredibili miglioramenti, della finale con Djokovic a Parigi e degli obiettivi futuri.

Holger Rune ha concluso l’anno in maniera prodigiosa, vincendo il primo torneo Masters 1000 della sua carriera a Parigi contro Novak Djokovic, entrando in top 10 e diventando la prima riserva per la Nitto ATP Finals, dove poi non ha giocato. Ma chi è Holger Rune? Queste le parole con cui si è descritto in apertura all’intervista che ha concesso alla pagina “Relevant tennis”: “Ho 19 anni, solo una persona molto calma e gioiosa. Sul campo da tennis mi piace lavorare sodo, amo le sfide e amo migliorarmi. Sono super ambizioso e voglio vincere!”. Ebbene sì, ha 19 anni ed è già riuscito a mettere in campo tutto questo potenziale, ecco quello che secondo lui è il segreto del suo successo: “Sono una persona rilassata, quasi pigro direi. Non mi stresso per le cose che scrive la stampa o per motivi di lavoro. Qualche volta essere pigro è un vantaggio perché non si può controllare tutto. Uso la mia energia in campo. Ho una buona famiglia attorno a me. È anche importante mangiare bene e dormire abbastanza tempo durante la stagione. Questo perché senza energia il motore si spegne. Ho un piano nutrizionale ora, perciò so di assumere quello di cui ho bisogno. Abbiamo capito che non assumevo neppure la metà del sale e dello zucchero di cui avevo bisogno per giocare, per questo avevo dei cali di zuccheri e i crampi. Non avevo idea che queste cose potessero fare tutta questa differenza…Il mio allenatore dice che una Ferrari senza carburante è inutile. Ha ragione. Per questo ora ho molta più consapevolezza di quello che mangio…anche se adoro la pizza e il gelato!” Rune ha poi analizzato quello che è il suo colpo migliore, almeno sulla carta, dal momento che quest’anno ha vinto tutti i match in cui ha totalizzato almeno il 68% di prime di servizio in campo: “Sto ancora crescendo, quindi il mio servizio diventerà ancora più letale. Sto lavorando sull’essere sempre più preciso. Quando mi alleno con Novak sono sempre impressionato dalla sua precisione, anche al servizio. Sto lavorando su questo, sullo spin e su altri aspetti. Il servizio è molto importante per me e per questo devo migliorarlo ancora. L’anno scorso non ho fatto particolare attenzione al servizio. Mi piaceva più scambiare la palla ed ero più interessato a migliorare i miei colpi. Ma durante l’anno, ho iniziato a interessarmi di più al servizio. Sto studiando molto ora. Quando ti applichi con energia in qualcosa, migliori sempre”.

Interrogato sulla presenza o meno di modelli, tra i tennisti, a cui si ispira per il proprio gioco, il danese ha risposto: “Penso di aver avuto molti giocatori preferiti quando ero più piccolo. Ora mi concentro sulla migliore versione di me. Ma ci sono molti giocatori che restano comunque un’ispirazione, come Novak per le cose che ho detto prima. Cerco di prendere ispirazione da tanti”. Certo però che un momento incredibile per la propria carriera è stata la finale di Parigi dove, a proposito di grandi campioni, Rune è diventato il primo giocatore della storia a battere Djokovic in una finale 1000 dopo avergli lasciato il primo set: “La finale a Parigi è stata un sogno per me. Rispetto molto Novak e i risultati che ha ottenuto. Non è da tutti. Novak è sempre stato molto generoso nei miei confronti in termini di consigli. È una grande ispirazione…a prescindere dal risultato a Parigi. I big 3 hanno raggiunto molti record, sono molto speciali, ciascuno a suo modo. Dopo la vittoria ero molto contento. E ora sono molto contento per la vittoria di Novak alle ATP Finals. Un altro record che condivide con Roger, è impressionante”.

E cosa prevede ora il futuro per il diciannovenne danese? “Decidiamo sempre degli obiettivi con il mio allenatore a dicembre, prima dell’inizio della stagione successiva. Il ranking è solo un numero…ci concentriamo per lo più sui tornei che voglio giocare, parliamo di quanto in fondo io possa arrivare e cosa mi serva per migliorare e conquistare quello che voglio. Per il 2022, il mio allenatore ha deciso che il mio obiettivo doveva essere la posizione numero 25, ma io ho detto 15 e ho vinto io. Non ho ancora stabilito i miei piani per il 2023. Mi siederò con il mio allenatore dopo le vacanze e penseremo al da farsi. Ma io so cosa voglio: voglio vincere degli Slam. Ho vinto un torneo ATP 250, ho raggiunto la finale in un 500 e ho vinto un Masters 1000. È ora di vincere uno Slam”.