Le dichiarazioni del russo prima di debuttare a Rotterdam. Dovesse raggiungere la finale sarà numero due al mondo

Le luci dei riflettori sono tutte puntate su Daniil Medvedev. Questa settimana, la testa di serie numero uno di Rotterdam potrebbe lasciare il segno e scrivere, in parte, l’inizio di una nuova epoca. Se dovesse infatti raggiungere la finale nel torneo olandese, il russo scavalcherebbe Rafael Nadal in classifica e diverrebbe il primo giocatore al di fuori dei Big Four (Roger Federer, Rafael Nadal, Novak Djokovic e Andy Murray) a spingersi così in alto nel ranking da quando Lleyton Hewitt ricopriva la posizione numero 2 nel “lontano” 2005.

I campi sono molto lenti qui, quindi le condizioni probabilmente gli piaceranno”, ha riferito Medvedev in merito a Dusan Lajovic, suo primo avversario a Rotterdam. “Il servizio e la risposta saranno dei fattori molto importanti. Più risposte in campo metti e più ace fai, maggior pressione eserciti sul tuo avversario. Mi aspetto sicuramente una partita difficile contro Lajovic.

Il russo si è anche soffermato sui giocatori presenti ai nastri di partenza. Il main draw, malgrado qualche defezione, rimane di primissimo livello. Il tabellone è davvero forte – rivela Daniil -. Penso che per essere un ATP 500 sia uno dei migliori che abbia mai visto. Ci sono quattro top 10 ed è incredibile. Come sto? Quando vinci tornei e partite sei in fiducia”.

Infine una battuta sulla pressione e il possibile best ranking. “La pressione è una componente normale di una qualsiasi carriera tennistica”, spiega Medvedev. “Mi sto preparando per il primo turno e non sto pensando a tutto il resto. Di sicuro quando si avvicinerà il traguardo, dai quarti in poi, inizierò probabilmente a pensarci.