Per il norvegese si tratta della prima semifinale raggiunta a livello Slam. Affronterà Cilic, avversario che ha battuto in entrambi i precedenti

Casper Ruud è il quarto ed ultimo semifinalista del Roland Garros. Il norvegese si è imposto in 3 ore e 15 minuti su Holger Rune con lo score di 6-1 4-6 7-6(2) 6-3. Il derby scandinavo, iniziato con 45 minuti di ritardo rispetto al programma iniziale a causa della maratona tra Cilic e Rublev, è terminato poco prima dell’una di notte. Con questo importante successo Ruud conquista la sua prima semifinale Slam in carriera: affronterà Marin Cilic. Nei precedenti il norvegese è avanti 2-0. Ha vinto infatti 6-2 7-6(6) negli ottavi di Roma del 2020 e 6-3 3-6 6-3 al secondo turno della Rogers Cup 2021.

Il primo set è senza storia e lo conquista Ruud per 6-1: il norvegese si invola velocemente sul 5-0, poi Rune rompe il digiuno ma il numero 8 del mondo chiude il parziale d’apertura senza esitazioni. Nel secondo set Rune annulla due palla break nel terzo gioco, poi cede la battuta nel quinto. Per la prima volta nel match arrivano i problemi per Ruud, che da 40-0 non riesce a confermare il vantaggio ma subisce il controbreak. Il danese rinato, complici anche le tante sbavature di Ruud riesce a tenere la testa avanti e poi a piazzare il break definitivo nel decimo gioco, per pareggiare i conti. Anche nel terzo set Ruud si porta avanti di un break sul 4-3, ma non completa l’allungo e Rune rientra fino a portare la frazione al tie-break. Ma il norvegese domina e conquista il game decisivo per 7 punti a 2. Nel quarto set la resistenza di Rune dura fino all’ottavo gioco. Arrivano poi tre palle break consecutive, che il danese annulla. Dopo aver mancato due possibilità di 4-4 cede però la battuta e Ruud può servire per chiudere il match sul 5-3. Il norvegese non sbaglia e manda in archivio la partita.

Conquistando l’accesso al penultimo atto del torneo, Ruud scavalca inoltre Rublev in classifica e si piazza alla settima posizione. Può sorridere anche Rune, che con i quarti raggiunti a Parigi firma l’ingresso nei primi 30 del ranking mondiale, diventando il numero 28.