Impegnati nel primo turno del Roland Garros, escono subito di scena i lucky loser Alessandro Giannessi e Franco Agamenone, battuti rispettivamente da Borna Gojo e Mackenzie McDonald

Mille rimpianti o forse più quelli che Alessandro Giannessi si porterà dietro dopo aver perso contro Borna Gojo al primo turno del Roland Garros. E non perché non si possa perdere, anzi, bensì per la maniera in cui è maturata una sconfitta amarissima, arrivata dopo 4 ore e 58 minuti e con il punteggio di 4-6 7-6 7-6 6-7 6-4. Quel maledetto quarto set grida ancora vendetta, soprattutto dopo essere riuscito a raddrizzare un secondo parziale in cui era stato in svantaggio di un break. L’azzurro, nella quarta frazione, è andato a un passo dal successo: è stato avanti 2-0, ma, soprattutto, ha servito per il match sul 6-5, perdendo il game ai vantaggi dopo 7 minuti e 5 secondi di lotta all’ultimo sangue. E nulla ha potuto anche quando, sotto 4-5 nel set decisivo, ha avuto a disposizione ben 3 chance consecutive per riaprire tutta la contesa. Alla fine, è stato il croato a poter alzare le braccia al cielo: nel secondo turno, affronterà Filip Krajinovic, che ha battuto a sorpresa Reilly Opelka per 7-6 6-2 6-3.

Non vanno meglio le cose a Franco Agamenone, che, al suo debutto ufficiale nel circuito maggiore, cede a Mackenzie McDonald per 1-6 6-2 6-3 7-6. Anche qui di occasioni ce ne sono state, seppur meno nitide di quelle sprecate dal collega spezzino, e lo statunitense ha fatto valere tutta la sua esperienza per venir fuori dalle situazioni più complicate. Dopo un inizio totalmente a favore dell’italo-argentino, il numero 58 del mondo si è dimostrato oggettivamente più forte, eppure, nel dodicesimo game del quarto set, l’azzurro ha avuto a disposizione un set point che avrebbe costretto l’americano a giocarsi tutto al quinto. McDonald, al secondo turno, se la vedrà con il protagonista della rimonta più pazza di giornata: Nikoloz Basilashvili, testa di serie numero 22, che ha eliminato Maxime Cressy con un clamoroso 3-6 2-6 7-6 6-4 6-4, non prima di aver depennato un match point in un tiebreak – quello della terza frazione – terminato per 10 punti a 8 in suo favore.