Simona Halep, sconfitta da Qinwen Zheng nel secondo turno del Roland Garros, è stata rimontata dopo aver sofferto di un attacco di panico: la tennista rumena ha, allora, raccontato l’accaduto alla stampa e ai tifosi, dichiarandosi pronta a lavorare ancora più duramente con coach Patrick Mouratoglou
Simona Halep, nonostante un inizio di stagione ad alti livelli (è in piena corsa per un posto alle prossime WTA Finals), non ha reso come sperato in quest’edizione del Roland Garros, fermandosi al secondo turno per mano della teenager cinese Qinwen Zheng. Dopo un primo set chiuso 6-2 in maniera più che convincente, l’ex numero 1 del mondo è stata male in campo e, in chiare difficoltà respiratorie, ha ceduto gli altri due parziali e ha dovuto salutare prematuramente il torneo. Tornata negli spogliatoi e ripresasi dal suo problema, la due volte vincitrice Slam ha voluto rendere pubblico quanto accadutole in campo, svelando dei dettagli che, ai più disattenti, non erano balzati agli occhi sin dal primo momento.
“Ho sofferto di un attacco di panico – ha rivelato Halep, prima in conferenza stampa, poi tramite un post su Instagram -: non mi era mai capitato prima e non sapevo come gestire la situazione. Facevo fatica a respirare e questo mi ha deconcentrata, non ero più conscia di quel che stessi facendo in campo. Probabilmente è una conseguenza di tutto quello che mi è capitato con la pandemia, gli infortuni e tutto ciò che di negativo sta accadendo nel mondo, ma adesso è passato tutto e sto finalmente bene. Caratterialmente sono testarda e non mi arrendo mai, dunque non vedo l’ora di continuare a lavorare per migliorare i miei risultati”.
Il suo coach Patrick Mouratoglou, dopo la sfortunata avventura parigina, ha voluto essere al suo fianco e ha pubblicato un lungo post in cui ha affermato di aspettarsi di più da se stesso nei prossimi mesi di collaborazione: “Non ho mai avuto paura a dichiararmi soddisfatto quando i miei tennisti raggiungono il successo e ottengono buoni risultati – si legge sul suo profilo Instagram –, al contempo devo fare dell’autocritica quando le cose non vanno secondo gli obiettivi prefissati. I risultati ottenuti a Madrid, Roma e Parigi sono insufficienti per una tennista del calibro di Simona Halep e sono io il primo responsabile di questo calo. Lei è super motivata, dedita al lavoro e dà tutta se stessa su ogni palla. In poche parole, è una campionessa e i suoi risultati parlano da soli. Mi aspetto molto di più da me stesso e voglio scusarmi con tutti i suoi fan che da sempre sono al suo fianco“.
“Un team è formato da almeno due persone – ha risposto la campionessa di Costanza con la sua solita dolcezza -. Stiamo dando tutto ogni giorno: anche se non siamo riusciti ad ottenere ancora i risultati sognati, non vedo l’ora di proseguire il lavoro”. Insomma, un lieto fine dopo la brutta vicenda legata all’attacco di panico, che va al di là del mero risultato del campo ed è un’esperienza che, se affrontata nella maniera giusta, sicuramente aiuterà la campionessa 2019 di Wimbledon a tornare in campo ancora più forte di prima.