L’argentino, in un comunicato pubblicato sul suo profilo Twitter, ha risposto alle accuse del tassista, smentendo l’arresto.
Francisco Cerundolo chiarisce quanto accaduto nella notte a Parigi. Il semifinalista del Miami Open, in un lungo comunicato pubblicato sul suo profilo Twitter, ha smentito categoricamente lo stato di ebrezza e le accuse di aggressione fatte dal tassista: “Le voci su di me sono false” – scrive il top 50 argentino. “Questa notte ero con i parenti a chiedere un taxi e ho chiesto se fosse possibile salire in 5 persone. Lui mi ha detto che avrei dovuto attendere 2 minuti, in quanto doveva fare una cosa, ma mi ha assicurato che sarebbe tornato. Effettivamente è tornato ma ha visto che parlavamo un’altra lingua, perciò si è un po’ spaventato e ci ha detto che sul taxi non c’era disponibilità per 5 persone. A quel punto – prosegue Cerundolo – gli abbiamo chiesto il motivo ed ha iniziato ad urlare contro di noi, dicendo che avrebbe chiamato la polizia. Noi però non gli abbiamo dato importanza e siamo andati in hotel a chiedere un altro taxi. Arrivati nella hall ci siamo ritrovati la polizia, che ha interrogato me ed uno dei miei familiari, poiché il tassista aveva detto di essere stato aggredito. Per questo ci hanno portato in questura ma le telecamere di sicurezza hanno mostrato i fatti, hanno cioè testimoniato che non era successo niente. I poliziotti, appurato ciò, ci hanno chiesto scusa perché non potevano credere di averci arrestato senza alcun motivo. Ora sto bene, è stato solo un brutto momento“.