Le parole della tennista marchigiana dopo la sconfitta subita per mano di Bernarda Pera al terzo turno dello Slam parigino

Si è interrotta al terzo turno l’avventura di Elisabetta Cocciaretto al Roland Garros. La tennista marchigiana è uscita sconfitta dalla sfida con Bernarda Pera con lo score di 6-4 7-6(2), condizionata anche da un problema al ginocchio. “Prima mi curo per bene, poi andrò a Birmingham, Bad Homburg e Wimbledon – ha detto l’azzurra in conferenza stampa -. Per la prima volta farò una stagione intera su erba“.

Sul problema al ginocchio spiega: “Ho iniziato ad aver male al ginocchio alla seconda partita. È solo una infiammazione, nulla di grave, ma sicuramente ha influito, soprattutto a livello mentale. La mia avversaria ha giocato bene ma io ho avuto tante occasioni e devo trovare continuità per vincere più partite consecutive a questo livello. Mentalmente ho fatto fatica ad accettare la situazione, la mia avversaria ha sfruttato il momento. Con lei non ho mai giocato delle belle partite, non dà riferimenti, è imprevedibile e si muove molto bene“.

Soddisfazione per la settimana francese: “Quando sono arrivata a Parigi non avevo grandi aspettative; venivo da momento difficile, mi ero ritirata dal doppio a Roma e avevo questo fastidio al ginocchio che non mi ha permesso una preparazione ottimale. Malgrado ciò credo di aver giocato buone partite, mi sono confrontata con grandi campionesse e ho acquisito grande consapevolezza. Sto migliorando e sono sulla buona strada ma posso far di più. Questo il rimpianto più grande“.

Dal prossimo lunedì Cocciaretto diventerà la nuova numero 1 d’Italia: “È una soddisfazione, certo, ma onestamente non è un obiettivo personale. La cosa a cui tengo di più è salire nel ranking mondiale e migliorarmi, poi la classifica viene di conseguenza. Non sarò mai una giocatrice da exploit pazzesco, devo costruirmi e migliorarmi piano piano. Devo maturare e non volere tutto e subito. La strada è lunga e nel mio percorso so che dovrò migliorare tanto: il fisico, l’atteggiamento, la parte tennistica e la gestione dei momenti importanti. A volte non mi comporto da professionista, a volte sono ancora un po’ bambina. La cosa principale è divertirsi, a volte lo dimentichiamo ma il tennis è sport, è movimento, è un gioco“.