Dopo l’annuncio del forfait agli Australian Open, arrivano le prime ipotesi sul programma tornei di Roger per il 2021. Potrebbe esordire a Miami ma…

Battutaccia, relativa alla foto che vedete vicino al titolo: Federer non si fida del 2021, prima di tuffarcisi dentro come tennista vuole vederne un trailer: ovvero gli Australian Open. Il primo Slam dell’anno che presto o tardi (dita incrociate) dovrebbe liberarci dalla pandemia, una sorta di anteprima di quello che ci aspetta. Federer come è noto si è tirato indietro – una decisione su cui hanno pesato notevolmente anche le difficoltà di una trasferta nella ‘bolla’ e senza famiglia al seguito – non li giocherà e se li vedrà anche lui in televisione, vita famigliare permettendo. La domanda allora cambia e diventa: quando tornerà, allora. Federer?

Tony Godsick, il suo storico manager, ha fatto sapere che la settimana prossima «inizierò le trattative con i tornei di fine febbraio per costruire un programma per il resto dell’anno. Un anno che, viste le premesse, è facile immaginare sarà – stavolta sì – il suo ultimo. Ma che Federer non vuole trasformare in un malinconico tour di addio, con più lacrime e cerimonie che colpi vincenti. Proviamo allora a immaginarlo, sapendo bene che si tratta di congetture e ipotesi in assenza di un calendario ufficiale che vada oltre la fine degli Australian Open.

Accantonata la trasferta australiana, Roger potrebbe rientrare fra fine febbraio e marzo, come lascia intendere Godsick, e potrebbe farlo non lontano dalla sua amata Dubai, dove in questi giorni si sta allenando. Ad esempio ad Abu Dhabi, dove potrebbe – il condizionale è d’obbligo – traslocare per quest’anno il Masters 1000 di Miami. Indian Wells, a quanto pare, tira a restare a casa propria, spostando solo la data in autunno, quindi una possibile sequenza post Melbourne potrebbe essere Montpellier- Rotterdam – Marsiglia – Dubai – Abu Dhabi, con la possibilità per Roger di usare Dubai come ‘antipasto’ o di puntare sul torneo successivo. Difficile immaginare che lo vedremo sul rosso, quindi il suo programma potrebbe riprendere sul verde con Halle e Wimbledon prima di traslocare sul cemento per Olimpiadi (che si terranno dal 23 luglio all’8 agosto, con la chiusura proprio nel giorno del 40esimo compleanno di Federer) e Us Open.

Il gran finale: a Basilea, naturalmente, con una possibile appendice da sogno – specie per noi italiani – a novembre a Torino per le Atp Finals.

Per ora, lo ripetiamo, sono solo ipotesi di viaggio: il 2020 ci ha insegnato, purtroppo, che l’unica certezza sono gli imprevisti.