Le parole dell’ex numero 7 del mondo, che intervistata da “Il Tempo” in occasione dei suoi quarant’anni, ha ripercorso i momenti più belli della sua carriera
In occasione del suo quarantesimo compleanno, Roberta Vinci ha rilasciato un’intervista a “Il Tempo“, durante la quale ha ricordato i momenti più significativi della sua splendida carriera. La tennista di Taranto è per anni stata una delle stelle più luminose del tennis azzurro, completando il Career Grand Slam in doppio in coppia con Sara Errani e arrivando a giocare la finale degli US Open 2015, nell’indimenticabile derby con Flavia Pennetta.
“È difficile da spiegare. Uno alla fine ci prova e non dico che i miracoli a volte succedono, anche se penso che la finale agli US Open con Flavia (Pennette, ndr) sia stato quasi un miracolo. Però se uno ci crede, alla fine qualcosa riesce a portarla a casa. Quella volta si sono incastrate un po’ di cose: fortuna, talento, Serena era più nervosa del solito perché era a due passi dal centrare il Grande Slam. Tutto si è allineato per permettermi di giocare la finale con Flavia. Siamo due pugliesi che hanno compiuto il viaggio della vita – le parole dell’ex numero 7 del mondo -. Non ci penso più a quella partita. Non sono la tipa che rimugina. Posso dire solo peccato, ma non altro. Flavia è stata più brava di me. Ha meritato. Io sono arrivata probabilmente un po’ stanca e meno lucida. Però insieme abbiamo fatto la storia. Va bene così. L’unica cosa che mi dispiace dal punto di vista tennistico è non essere riuscita a vincere una medaglia alle Olimpiadi. Ci siamo fermate due volte nei quarti, in doppio, io e Sara: una volta con le Williams e un’altra con due ceche. Peccato. Ci è un po’ girata male. Dispiace perché avrebbe significato chiudere il cerchio. Ma pazienza“.
“Diciamo che affrontare Serena Williams, la Sharapova e la Azarenka non era facile – continua Vinci -. Sono avversarie che quando ci giocavi contro, non eri particolarmente felice di incontrarle. Colpi e tecnica non mi mancavano. Avere un po’ della loro potenza, resistenza e altezza sinceramente non mi sarebbe dispiaciuto“.
Infine, l’azzurra ha parlato della sua nuova vita da giocatrice di padel e dell’avventura da commentatrice: “Vivo molto alla giornata. Cerco di tenermi in forma con il padel e divertirmi un po’. Per il momento mi basta la mia casetta a Milano. Sto bene così. Il sogno è quello di vivere lì il più a lungo possibile. Ma mi accarezza l’idea, un giorno di trasferirmi su un’isola, al caldo“.