Rafael Nadal ribadisce di essere pronto a continuare e di non essere ossessionato dalla rivalità con Roger e Nole

Rafael Nadal sta caricando le pile dopo l’Australian Open che lo ha visto uscire di scena ai quarti di finale. Archiviata la sconfitta con Tsitsipas, lo spagnolo è tornato in Europa dove sta provando a recuperare dai problemi alla schiena che lo hanno portato a rinunciare all’apparizione programmata a Rotterdam. Nell’intervista rilasciata a Veja, il numero due del mondo ha spaziato tra diversi temi, ripartendo dalla vittoria slam all’ultimo Roland Garros Non avrei pensato di vincere in quel modo per come stavano andando le cose, durante il lockdown allenarsi è stato difficile e tutti noi abbiamo lavorato senza sapere cosa ci aspettasse, senza un obiettivo all’orizzonte”. La vittoria parigina è valsa l’aggancio a Federer a quota 20 slam, ma per Rafa i record non sono un’ossessione: “Alla gente piace fare i paragoni, quando mi ritirerò avremo tempo per capire che posto ricopro nella storia del tennis. Però se devo essere onesto non mi sarei mai aspettato di vincere quanto ho fatto, quindi sono davvero felice e non ho bisogno di discutere su chi sia il migliore. Roger e Nole sono rivali incredibili in campo, ma fuori ho un ottimo rapporto con loro”.

Negli anni Nadal ha avuto il merito di cambiare il proprio tennis e le proprie routine per incontrare nuove necessità e fare fronte a nuove sfide: Non ricordo l’ultima volta che ho giocato senza dolori, negli ultimi anni ne ho sempre avuti e ho imparato a convincerci. Nel mio tennis ho cambiato tante cose nel mio tennis, nella mia routine e nei miei allenamenti per restare dove sono”. L’isolano ha poi concluso parlando della propria sfera personale: La mia fama non ha intaccato il mio comportamento, resto quello di sempre, una persona normalissima a cui piace passare tempo con amici e parenti. Per quanto possibile cerco di vivere una vita normale e a fine carriera vorrei essere ricordato come una brava persona. Ancora non penso al ritiro, finché posso voglio competere e godermi il tennis al 100%, ma so per certo che le vittorie passano mentre quello che sono resterà sempre”.