Rafael Nadal, dopo aver conquistato il titolo degli Australian Open, ha descritto la sua emozione in conferenza stampa e ha rivolto parole al miei nei confronti di Daniil Medvedev, co-autore di una finale che rimarrà impressa nella storia

Rafael Nadal, grazie al successo ottenuto in rimonta su Daniil Medvedev, con lo score di 2-6 6-7 6-4 6-4 7-5, ha conquistato il ventunesimo titolo Slam, riuscendo ad essere solo il terzo tennista in attività, dopo Dominic Thiem e Novak Djokovic, a vincere una finale Slam rimontando uno svantaggio di due set. Il numero 5 del mondo, allora, si è presentato molto emozionato in conferenza per analizzare la partita che gli ha consentito di completare, come solo il suo rivale serbo nella storia, il Double Career Grand Slam.

“Considerando tutti gli elementi a disposizione, posso affermare che questa è la rimonta più bella della mia vita – ha spiegato il maiorchino –. C’è stato un momento in cui la situazione si era fatta molto critica, ma nello sport non si può mai dire: chi lotta fino alla fine, si può sempre regalare la speranza di uscire vincente dal campo. Questo è quello che è accaduto oggi. Medvedev ha giocato benissimo per tutte le cinque ore e mezza, ha lottato nonostante i crampi e mi ha creato difficoltà fino all’ultimo scambio: è un campione vero, sa accettare la sconfitta come pochi altri al mondo e sono certo che vincerà tanti tornei di questa importanza. Mi dispiace molto per lui, so cosa vuol dire perdere finali Slam sul filo del rasoio, proprio come mi accadde qui nel 2017 e nel 2012, e so anche come ci si sente a combattere con problemi fisici, come fu per me nel 2014. È stato un onore per me dividere il campo con Daniil.

Successivamente, lo spagnolo che raccontato alla stampa cosa significa per lui questo trofeo Major. Il fatto che sia il numero 21 – ha dichiarato Nadal – per me non ha molta importanza. L’ho detto nei giorni scorsi e lo ribadisco oggi che ho la coppa tra le mani. Certamente, sono onorato di poter occupare questa posizione privilegiata nella storia del nostro sport, ma semplicemente sono focalizzato su ciò che ho vissuto oggi, che per me è indimenticabile. Me lo sono meritato dopo tutto quello che ho passato, ci sono stati giorni in cui pensavo che non avrei giocato mai più a Melbourne nella mia carriera. Una chiave di volta è stato il tifo della gente: con tutta la stanchezza che avevo nelle gambe, senza il loro supporto non ce l’avrei mai fatta. Piede? Tranquilli, non sento alcun dolore”.

Infine, un commento sui suoi prossimi obiettivi: “Le cose, nello sport e nella vita, possono cambiare molto velocemente e proprio ora ne abbiamo avuto una dimostrazione: due mesi prima non riesci a correre, oggi vinci un titolo Slam, tra due mesi potresti essere di nuovo punto a capo. Dunque, l’unico obiettivo che mi sono posto è quello di cercare di giocare tutti i tornei che ho in programma e vedere quel che sarà, sperando di poter vivere altri momenti speciali come questo. Stagione sulla terra? Non ci voglio pensare, non sono più il favorito come una volta. Oggi ci sono alcuni tennisti che possono battermi su tutte le superfici, dunque voglio concentrarmi sul presente, senza pensare agli eventi futuri. Inoltre, spero di poter disputare alcuni tornei prima della stagione sul rosso”.