La britannica sfiderà Serena Williams al primo turno del WTA 1000 di Cincinnati. Tanti i temi trattati con i giornalisti: dalla pressione ai punti da difendere ai prossimi US Open

Emma Raducanu si prepara al debutto contro Serena Williams, una leggenda in grado di accumulare titoli prima che la britannica venisse al mondo. Il tennis è meraviglioso e la storia che racconta il primo turno del WTA 1000 di Cincinnati ha come protagoniste il futuro (Emma sta provando a consacrarsi) ed il passato (con Serena ormai prossima al ritiro). Impossibile evitare i riflettori. Tra passato e futuro, il presente dice anche Flushing Meadows e i punti in scadenza non spaventano la numero 13 del mondo.

“Ho perso il conto del numero di volte in cui mi hai chiesto della pressione”, spiega Raducanu. “Se perdo 2.000 punti, così sia, ricomincerò da zero. So di essere in grado di realizzare qualcosa che nessuno ha mai fatto. Mi sono qualificata e ho vinto gli US Open, quindi posso partire dall’inizio, posso ripartire da zero e non ho paura di farlo. Penso che tutto ciò che sto vivendo ora sia qualcosa che dovesse accadere nel mio viaggio. Ho bisogno di attraversare queste fasi di sviluppo e di crescita, perché non le ho mai attraversate prima. Sono passata dal vincere tornei da 25.000 dollari a vincere gli US Open”.

L’atmosfera del match con Serena Williams sarà indimenticabile. “Sarà una partita emozionante. Non vedo l’ora, è un’occasione indimenticabile per giocare contro la più forte di tutti i tempi. Potrebbe essere la mia ultima occasione per farlo. Penso di essere molto fortunata ad averla incrociata sulla mia strada. Qualunque cosa accada sarà una grande esperienza per me, qualcosa che ricorderò per il resto della mia vita. Voglio solo andare in campo e godermi la partita. Affrontare la migliore nei suoi ultimi momenti da giocatrice professionista è una fortuna”.

Emma ha parlato anche della collaborazione con Dmitry Tursunov. L’ex allenatore di Aryna Sabalenka e Anett Kontaveit ha iniziato a lavorare con la britannica al torneo di Washington. Per il momento il piano prosegue senza intoppi: “Dmitry è qui e siamo ancora nel periodo di prova. Vogliamo capire come lavoriamo insieme, come ci completiamo a vicenda. È ancora troppo presto per altre valutazioni.