Presentato “Smash!”, libro autobiografico scritto da Silvio Di Giovannantonio. Prefezione di Vincenzo Santopadre

Può un impiegato della grande distribuzione diventare un imprenditore multi-store di successo? E farlo attraverso una grande passione giovanile, poi messa temporaneamente da parte? È la storia raccontata in «Smash!», libro autobiografico scritto da Silvio Di Giovannantonio, autoprodotto e pubblicato alla fine del 2021 (euro 15, pagg. 210, in vendita negli store «Smash» di Bari e Lecce, e su www.smashtennis.it). Silvio, classe 1975, è un ottimo tennista come tanti, durante l’adolescenza: il padre e la madre sono abruzzesi, trasferitisi a Bari dopo il matrimonio per questioni lavorative. La sua è una famiglia monoreddito come tante, ma quando da bambino entra in un negozio sportivo, si sente in un paese dei balocchi, coltivando da subito un sogno: avere un negozio di tennis tutto suo, prima o poi, da grande. Il sogno resta lì in un cassetto per anni, sepolto dall’urgenza di trovare un lavoro stabile. Cosa che arriva, per vent’anni, nella grande distribuzione: una occupazione normale, come tante. Eppure nel cuore di Di Giovannantonio continua a battere quella vocina, che gli suggerisce prima o poi di creare quello che egli stesso definisce un «tempio del tennis»: ossia un negozio dedicato a questo sport, tra competenza e professionalità, con tecnologie, accessori, abbigliamento e strumenti di valore assoluto.

Detto fatto: il 6 giugno 2015, dopo essersi coraggiosamente licenziato dal precedente impiego, apre a Bari «Smash Tennis Specialist», il primo store specializzato nel tennis del Sud Italia. Tre anni dopo, ne arriva un altro, a Lecce, ancora più funzionale ed ispirato. Il resto è storia dei nostri giorni, raccontata nel libro con leggerezza e consapevolezza profonda.

Il volume è anche impreziosito da una prefazione eccellente: quella di Vincenzo Santopadre. Che scrive: «I racconti di Silvio sono storie di grande umanità, di coraggio e di determinazione, quasi come le sfide che un tennista si trova ad affrontare ogni giorno». Ed è lo stesso Silvio a spiegare come sia nato tutto questo. «Dentro di me – spiega l’imprenditore barese – sentivo di voler dare a tutti i tennisti la possibilità di avere un “tempio del tennis”, con professionalità e competenze dedicate. Con tecnologie, accessori, abbigliamento e strumenti sicuri, di valore assoluto. Credo, dopo tanti sforzi e sacrifici, di esserci riuscito. Adesso il sogno è ancora più grande: fare in modo che Smash diventi il più grande franchising italiano dedicato al tennis. Una comunità di appassionati, un luogo magico dove ogni tennista possa sentirsi come un bambino a Disneyland». Dietro al sogno, dunque, nel libro si racconta l’uomo che ha deciso di schierarsi dalla parte del coraggio. E questa è la sua storia.