Il canadese, così come Djokovic, non potrà correre per un posto nel consiglio ATP

Novak Djokovic e Vasek Pospisil sono stati costretti al ritiro dalle elezioni del prossimo Player Council dell’ATP in quanto fondatori della PTPA, un’associazione dei giocatori nata lo scorso agosto con l’obiettivo di tutelare i tennisti professionisti. L’ATP, però, ha varato una norma che non permette ai membri di altre associazioni di correre per un posto nel consiglio dei giocatori. Come Nole, anche il canadese si è espresso sulla questione con un post pubblicato sui social.

“Salve a tutti, poco tempo fa sono stato nuovamente indicato dai miei colleghi per essere eletto al Player Council – comincia la lettera di Pospisil –. Ho preso seriamente la portata di questa nomination, perché ho molto a cuore l’idea di apportare cambiamenti positivi per un parco giocatori che fa parte di un sistema progettato per osteggiarli. Prima che potessi prendere una decisione in merito alla possibilità di correre di nuovo per un posto nel consiglio, l’ATP ha passato una norma pensata specificamente per impedire ai membri della PTPA di far parte del consiglio a prescindere dal grado di supporto ricevuto dagli altri giocatori“.

La spiegazione fornita per questa decisione è la volontà di evitare l’elezione di membri con potenziali conflitti d’interesse – prosegue il post del canadese –. In virtù di questa nuova regola non mi restano considerazioni di merito da fare, e ho quindi rimosso il mio nome dalla lista dei candidati. Credo sia estremamente importante non avere conflitti d’interesse nel nostro sport; tuttavia, penso anche che lo stesso principio dovrebbe valere ad ogni livello della governance ATP, comprese la dirigenza e il gruppo direttivo, e non solo per le associazioni che rappresentano i giocatori. Continuerò a lavorare per far sì che ci sia trasparenza nel tour e che i giocatori vengano trattati come partner nel business del tennis“.