Nick Kyrgios elimina Stefanos Tsitsipas al terzo turno di Wimbledon, al termine di un match che verrà ricordato più per le polemiche che per il buon tennis messo in mostra nel rettangolo di gioco

Purtroppo, come spesso accade quando in campo c’è Nick Kyrgios, ci si trova a parlare di tutto tranne che di tennis. Ed è un vero peccato, perché l’australiano a tennis ci sa giocare benissimo e ieri lo ha dimostrato per l’ennesima volta, battendo Stefanos Tsitsipas 6-7 6-4 6-3 7-6 e qualificandosi per gli ottavi di finale di Wimbledon, come non gli accadeva dal lontano 2016. Il greco, però, non è affatto incolpevole per quanto accaduto in campo, anzi si è rivelato il perfetto co-protagonista di un match dominato dalle polemiche e dalle scorrettezze, a tal punto che la BBC ha preferito staccare l’inquadratura prima ancora della stretta di mano finale. Kyrgios, sin dall’inizio reo di aver polemizzato in maniera piuttosto colorita con la giudice di linea per una semplice e umana chiamata errata, ha poi iniziato a stuzzicare Tsitsipas con servizi dal basso, tweener e colpi da esibizione che, se da un lato leciti, dall’altro avevano la chiara finalità di prendere in giro il greco. Il numero 5 del mondo, di tutta risposta, ha scaraventato una palla tra gli spalti, con un gesto che, a detta dell’australiano e non solo, avrebbe meritato la squalifica, e poi ha, a più riprese, mirato alla figura del 40esimo classificato nel ranking.

Insomma, al termine del match l’ellenico ha spiegato alla stampa la ragione del suo comportamento: “Questa cosa deve finire, qualcuno deve avere il coraggio di sedersi ad un tavolo e parlare con lui. Non so cos’altro dire: non sono abituato a giocare in questo modo, ma non potevo certo starmene lì seduto e comportarmi come un robot. Ti fa venire i nervi: sei lì, in campo, a fare il tuo lavoro e vedi il tuo avversario comportarsi così, fare rumore senza motivo. È una presa in giro costante, bullizza i suoi avversari, probabilmente era un bullo anche a scuola. Ha dei pregi e ci sono alcune cose positive in lui, ma c’è in lui un lato negativo che sa fare tanto male agli altri”.

Sentite queste parole, Kyrgios, che poco prima, nell’intervista in campo, aveva fermamente dichiarato di rispettare il greco e che tutto ciò che accade in campo resta lì, ha allora replicato senza pensarci su due volte: “Non so cosa dire. Non l’ho bullizzato, né gli ho mancato di rispetto. Il circo l’ha messo in scena lui stasera. Sta scaricando le sue colpe su di me, ma è lui ad avere seri problemi da risolvere. Mi permetto di aggiungere che io sono amato negli spogliatoi, mentre lui non è amato affatto. Non è uomo e questo gli dà fastidio. La pallata verso gli spettatori l’ha lanciata lui, non io, e se l’avessi fatto io sarei stato immediatamente squalificato dal torneo. Che ne pensate? È stato corretto farlo continuare a giocare dopo quello che ha fatto? Ha letteralmente scaraventato la palla contro il muro e ha colpito in testa uno spettatore. Poi si è scusato, ma secondo voi è abbastanza? Sono davvero curioso di sapere che genere di multa riceverà”.