Paula Badosa, vincitrice contro Harriet Dart nel suo debutto alla United Cup, è stata molto contenta del proprio atteggiamento in campo e lo ha fatto sapere anche ai giornalisti presenti in conferenza stampa

Paula Badosa, dopo un difficile 2022, ha iniziato la sua nuova stagione, sui campi della United Cup, con un successo sofferto ai danni di Harriet Dart, sconfitta per 6-7 7-6 6-1 dopo 3 ore e 4 minuti di battaglia. La numero 13 del mondo, nel 2022, si è spesso persa quando c’era bisogno di lottare sporcandosi le mani, mentre oggi non è stato così: la spagnola, infatti, è stata molto contenta del proprio atteggiamento in campo e lo ha fatto sapere anche ai giornalisti presenti in conferenza stampa.

“Uno degli obiettivi che mi sono prefissata per quest’anno – ha rivelato l’ex seconda forza del ranking mondiale – è quello di cercare di mantenere un atteggiamento positivo nell’arco dell’intero match, non importa cosa accade, cercare di rimanere competitiva. Ho giocato molto bene nalla parte finale del 2021 e agli inizi del 2022, adesso voglio provare a sentire nuovamente quello spirito competitivo che mi aveva contraddistinta e che ho smarrito alla fine della scorsa stagione. Quindi, uno degli obiettivi miei e del mio team è proprio quello di lottare su ogni palla, non importa se sto giocando bene o male. Un po’ come è accaduto oggi: spero di poter ripetere questo tipo di prestazioni anche nelle prossime partite. Questo è il mio obiettivo principale”.

Sul 2-1 del terzo set, la nativa di New York, ha sentito ad avvertire dei crampi ed è stata costretta a bere un succo di cetrioli: una scelta che si è rivelata vincente e che le ha permesso di chiudere il match senza più perdere neanche un game. “È stata una sensazione strana, perché, ad essere onesti, ho iniziato a sentire dei campi all’ultimo punto del terzo game, durante il set decisivo. Ho servito bene in quel frangente, e poi ho iniziato ad avvertire i crampi. Mi ha un po’ sorpreso tutto ciò, perché ho lavorato molto bene in preseason. Ma penso che il motivo non fosse legato a questo. Penso che fossi molto nervosa in quel momento, molto tesa. Prima partita della stagione, molte emozioni, il che è stato un grosso problema per me. Poi, sì, ho bevuto il succo al cetriolo e il mio corpo si è leggermente rilassato. Penso che questo mi abbia aiutato a giocare un po’ più sciolta e ad essere più aggressiva. È stato un po’ sorprendente per me, è davvero raro che mi capiti di avvertire crampi”.

Tra le cose belle della United Cup, sicuramente la possibilità di poter contare sul supporto dei propri connazionali, che nel caso di Badosa significa avere nell’angolo una leggenda come Rafael Nadal: “Segue con enorme interesse e attenzione le partite, apprezzo molto tutto ciò. Mi è stato di grande supporto oggi: mi ha spinto ad essere aggressiva, specialmente con il dritto e con il servizio, ed è questo ciò che ho cercato di fare. Inoltre, ero un po’ stanca quindi sì, mi è stato di grande sostegno”.

Una vittoria che può fare da preludio ad un grande 2023? “Ovviamente è stato molto importante vincere per me, ma penso che la cosa migliore sia stata la maniera in cui ho portato a casa il match stasera: è stato un incontro giocato ad alto livello, ho combattuto fino alla fine e ne sono molto felice. Poi una partita di tre ore, anche se adesso sono stanca, ti aiuta sempre ad entrare nel ritmo gara più rapidamente. L’unica cosa di cui non sono molto felice è il servizio, ad essere onesti. Ho servito due ore al giorno durante tutte le mie recenti sessioni di allenamento ed è stato divertente, perché ho cercato di migliorare tantissimo questo colpo. Però si, a volte capita che le cosa in partita non funzionino, e io sono stata brava ad accettare che in quel momento non stessi servendo bene. Ci devo ancora lavorare, ma va bene così”.