Attraverso un video pubblicato sul suo canale YouTube, il coach francese ha detto la sua sulla squalifica subita da Zverev ad Acapulco
Ha destato, e non poco, scalpore la squalifica subita da Alexander Zverev nell’ATP 500 di Acapulco. Al termine del match di doppio giocato con il brasiliano Melo e perso contro la coppia Glasspool/Heliovaara, il tedesco aveva colpito con tre racchettate la sedia del giudice italiano Alessandro Germani.
L’ATP ha deciso di sanzionare il numero 3 del mondo con una multa di 23mila euro e un allontanamento di otto settimane da ogni competizione. La pena è però sospesa, e sarà successivamente revocata, qualora Zverev nei prossimi 12 mesi eviterà comportamenti irrispettosi.
A quasi un mese di distanza dall’accaduto, l’allenatore francese Patrick Mouratoglou sul suo canale YouTube ha espresso così la sua opinione: “Non mi piace quando qualcuno sbaglia e tutti attaccano quella persona e la atterrano. So che siamo in uno sport in cui la gente pensa che l’atleta debba mostrare sempre la perfezione, tutto ciò che non è in linea con questo li sconvolge. Penso che la reazione della gente sia stata sproporzionata“.
“Mi rendo conto che è andato troppo oltre. Una cosa è perdere la pazienza, ma devi comunque avere dei limiti e lui è andato oltre. Quando ho visto il filmato di Sascha che urlava e colpiva la sedia dell’arbitro ho pensato che fosse nei guai. Ha urlato, ha colpito la sedia, è sbagliato, è un errore ma tutti impariamo sbagliando“.
“Queste immagini continuano a ripetersi, sempre meno frequentemente, ma quando si verificano fanno il giro del mondo in una manciata di secondi. Come è successo a Indian Wells nel match tra Nadal e Kyrgios, dove Nick ha lanciato la sua racchetta non appena la partita è finita e ha quasi colpito un raccattapalle che era in campo“.
“Non mi sorprende che la gente si aspetti sanzioni forti perché siamo nel tennis. Nel calcio, se ci fossero queste sanzioni, il 90% dei giocatori non giocherebbe più” – ha concluso il coach francese.