Novak Djokovic, pronto a tornare alle gare nel Masters 1000 di Parigi-Bercy, ha rilasciato una conferenza stampa per parlare dei principali temi di attualità: Daniil Medvedev, US Open e obiettivi di fine stagione

Novak Djokovic, fermo ai box dagli US Open, farà il proprio ritorno alla competizione nel Masters 1000 di Parigi-Bercy, manifestazione di cui è il recordman assoluto con 5 trionfi su 6 finali raggiunte, l’ultimo dei quali giunto nel 2019. Il serbo, assalito, come sempre, dalla stampa, ha rilasciato una conferenza stampa di inizio torneo, nella quale ha risposto alle più svariate curiosità dei giornalisti presenti. L’argomento che ha tenuto banco maggiormente è stato relativo ai suoi obiettivi di fine stagione, anno in cui può vantare tre titoli Slam su quattro finali.

Il 2021 è stato un anno estenuante ma positivo – rivela il numero 1 del mondo –: ho dato priorità agli Slam e sono stato premiato, visti gli ottimi risultati raggiunti, dunque posso essere molto soddisfatto. Dispiace aver mancato il Calendar Grand Slam proprio sul più bello, ma sono abituato a gestire le sconfitte, utili a forgiarmi come persona e indispensabili per crescere. Tra l’altro, quella sera ho provato la bellissima sensazione di sentire il calore dell’intero stadio, cosa che a New York non mi era capitata così spesso. L’amore dei tifosi presenti mi ha riempito il cuore di gioia e mi ha commosso, dunque posso dire che questa sia stata un’altra vittoria, anche se non ha nulla a che fare con il tennis giocato. Ora mi sono riposato e sono tornato, con i grandi obiettivi di chiudere l’anno da numero 1 e di trionfare con la Serbia in Coppa Davis: spero di riuscire a chiudere con il botto una stagione già di per sé entusiasmante”.

In seguito, si è discusso di Daniil Medvedev, unico giocatore capace di batterlo quest’anno in incontri al meglio dei cinque set. Daniil è un grande amico, oltre che un tennista molto forte. Ci siamo allenati insieme alla Mouratoglou Tennis Academy e ho avuto l’ennesima conferma che il suo gioco sta migliorando giorno dopo giorno. Rispetto al passato, ha eliminato alcune debolezze che aveva dalla parte del dritto, è in grado di reggere scambi lunghi, come anche di giocare sulla breve distanza. È un tennista intelligente, dunque non mi sorprende che abbia vinto uno Slam e che possa lottare per la prima posizione della classifica mondiale”.

Infine, qualche battuta sull’Australian Open 2022, torneo che, causa restrizioni covid, Djokovic non ha ancora scelto se disputare o meno. “Ad oggi – spiega il serbo – non abbiamo ancora ricevuto un regolamento ufficiale da parte di Tennis Australia, dunque non sono ancora in grado di dirvi cosa farò. Appena saprò precisamente cosa ci sarà richiesto di fare, potrò rispondere alla domanda con maggior sicurezza”.